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Comunità Montana Alto Molise, Albino Iacovone precisa

redazione
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Riceviamo e pubblichiamo. 

Su “Altomolise.net” in data 25.6.2013,  è stato pubblicato l’ articolo ”Spese legali agli amministratori e abuso d'ufficio, la Cassazione dà ragione alla Comunità montana”. 


A riguardo, in considerazione del fatto che lo scrivente viene citato nell’  ultimo cpv.dell’ articolo  con nome e cognome senza, come sarebbe stato logico ed opportuno, indicare la qualifica rivestita in seno alla C.M.”Alto Molise”, vorrei fare delle precisazioni:


1.    in qualità di Consigliere p.t. della Comunità Montana”Alto Molise”, ho esercitato il mio diritto - dovere , nell’ interesse generale, di portare all’ attenzione  delle magistrature ( penale, contabile ed amministrativa) fatti e circostanze che incidevano sul buon andamento della pubblica amministrazione ( art. 97 della Cost.), esercitando legittimamente le prerogative di sindacato ispettivo riconosciute dall’ art.43 del Testo unico degli Enti locali n.267/2000.
2.    Diversamente, per questa mia azione in difesa della legalità, giustizia e trasparenza, sono stato oggetto di vessazioni e di provvedimenti mirati ad eliminarmi “ politicamente” dal contesto in cui, con spirito libero, esercitavo le mie funzioni elettive, in rappresentanza del Comune di Castelverrino.
3.    Ero scomodo e quindi dovevo essere zittito !!
4.    Non riuscendoci  con la ingiusta e illegale decadenza, dichiarata dal Consiglio della C.M. con delibera n.23 del 10.10.2005, su proposta dell’ ex Presidente Borrelli Errico ( estensore dell’ articolo a cui ora faccio riscontro), in quell’ Ente e Borrelli, in particolare, si sono messi a gara a chi più querele ( e qui è il caso di dire querele!) presentare nei miei confronti, perché a loro dire, si sentivano diffamati e disturbati nella loro azione di Amministratori e Dirigenti della Comunità Montana ”Alto Molise”.
5.    a riguardo, le mie iniziative in tal senso, hanno sempre trovato riscontro in numerosi provvedimenti di carattere giudiziario ( Penale. Amministrativo e contabile), che non sto qui ad elencare, per questioni di brevità e che sono a vostra completa disposizione .Voglio solo ricordare che  nella sentenza penale n.366/11 datata 26.11.2009, del Tribunale di Isernia, risulta scritto :
“”….con la documentazione prodotta, ha dimostrato ( ndr. Iacovone) che, presso la Comunità Montana, vigeva una illegalità diffusa….””.
6. Intanto, in qualità di Consigliere comunale di Castelverrino, inviato a rappresentare il Comune di Castelverrino, in seno al Consiglio della Comunità Montana “Alto Molise”, ho dovuto subire vessazioni e danni morali, civili ed economici, per aver esercitato, con scrupolo e lungimiranza, con passione e competenza,  con rispetto dei principi di legalità e trasparenza, le mie funzioni di membro elettivo.

Ciò premesso, la notizia riportata dal Borrelli , circa il rigetto del ricorso in Cassazione, presentato della Procura Generale di Campobasso, avverso la sentenza del GUP di Isernia n.70 del 21/06/12, di non luogo a procedere per il reato di abuso di ufficio artt.110 e 323 c.p., laddove viene affermato ( dal Borrelli stesso)
“” La vicenda così, frutto di numerosi esposti e denunce da parte di tale Iacovone Albino può dirsi definitivamente conclusa…..””,
non è esatta e merita una opportuna rettifica nel senso che, nella sentenza della Suprema Corte di Cassazione, Sez.VI, n.21109 del 27.3.2013, di che trattasi, viene testualmente scritto :
“” Essa va quindi considerata decisione ad effetto meramente “ processuale”, emessa allo stato degli atti, intesa ad assicurare profili di economia all’ interno della vicenda processuale: né consegue che detta decisione non segna in modo irrevocabile la definizione della vicenda stessa, né dispiega effetti preclusivi o pregiudizialmente vincolanti verso la parte privata, e consente la sua revoca nei termini indicati dall’ art.434 c.p.p. e ss. ( in termini: Cass.penale, sezV, 23836, 4 maggio -  19 giugno 2007 , in Pubblico Ministero contro Amato) “”

 

Albino Iacovone, ex Consigliere della Comunità Montana ”Alto Molise” di Agnone 

 

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