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Quando la fascia tricolore giustifica uno stupro

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Ci hanno tolto pure questo, l'unica cosa che ci era rimasta, la bellezza dell'ambiente.

Lo spettacolo dell'alba, nell'Alto Vastese, deturpato, stuprato dalla presenza di quelle maledette torri eoliche. Giganti di acciaio, rumorosi e pericolosi per l'avifauna, che fanno arricchire pochissimi imprenditori mentre rappresentano una fonte di fastidio e di disagio per i molti cittadini dell'entroterra che hanno la sventura di avere dei sindaci pro eolico.

E' energia pulita, non crea sostanze inquinanti e permette ai comuni di introitare grosse (?) somme di denaro da utilizzare per ogni evenienza. Queste le giustificazioni dei sindaci "verdi" dell'Alto Vastese, folgorati (purtroppo solo idealmente, ndr) da una presunta e risibile ideologia ambientalista. Il vero ambientalista è chi non spreca energia, chi riduce i consumi, non chi stupra l'ambiente, montagne e boschi sventrati per sempre, per produrre sempre più energia, aumentando i consumi. 

Ma senza quei soldi non potremmo garantire i servizi al cittadino. Altra ridicola affermazione dietro la quale si nascondo i finti sindaci "verdi" dell'Alto Vastese. Di grazia, di quali servizi stiamo parlando? Di quali straordinari servizi godono, ad esempio, i pochissimi residenti di San Giovanni Lipioni? Una farmacia comunale, una connessione internet, un impianto di videosorveglianza. Sono alcuni esempi citati dal sindaco Aurore Rossi. Cose banali, quasi scontate, spacciate come conquiste epocali, solo per giustificare lo scempio autorizzato. Altri comuni, che non hanno permesso ai signori del vento di installare torri eoliche sul proprio territorio, riescono ad assicurare comunque i servizi ai cittadini. L'alibi dell'eolico come unica fonte di sostentamento per le casse comunali non regge. Tra l'altro San Giovanni Lipioni è stato sbattuto sulle prima pagine della stampa nazionale per i faraonici guadagni derivanti dall'utilizzo dell'autovelox. Con quelle cifre, centinaia di migliaia di euro all'anno, in un centro così piccolo avrebbero potuto lastricare le strade con l'oro. Come sono stati impiegate quelle somme? Quali sono i servizi speciali di cui godono i pochissimi residenti di San Giovanni Lipioni? Ci faccia sapere, sindaco Aurore Rossi, ci faccia sapere. Questo giornale è a sua disposizione. 

Ma l'eolico era sul nostro programma elettorale. I cittadini ci hanno votato e dunque hanno implicitamente accettato l'eolico. E' il capzioso sillogismo utilizzato dai finti sindaci "verdi" per giusitifare il disastro ambientale autorizzato. E' un ragionamento che non regge, perché interventi così invasivi ed impattanti, che hanno ricadute su tutta la popolazione residente e addirittura anche sui pochi turisti, avrebbero necessità di essere maggiormente condivisi. Perché i sindaci non hanno coinvolto la popolazione, tutta la popolazione residente, prima di dare l'ok ai signori del vento? Assemblee pubbliche, il ricorso ad una sorta di referendum consultivo, ci vuole tanto ad applicare, concretamente, la democrazia? Il mandato ricevuto in sede elettorale non può essere una cambiale in bianco, una licenza di uccidere e stuprare l'ambiente, tra l'altro in nome di un presunto consenso di tutti gli elettori. Perché molto probabilmente non tutti gli elettori di Aurore Rossi hanno condiviso la scelta della mega centrale eolica. Non basta una fascia tricolore per poter decidere, per sempre, sul futuro di un intero territorio, anche per le generazioni future. Soprattutto se in quel territorio, come nel caso del sindaco di San Giovanni Lipioni, nemmeno ci si vive. 

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