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Soppressa la Comunità montana Alto Vastese

Da fine mese l'ente sarà accorpato a quella del Sangro. Termina così l'era Piluso

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TORREBRUNA - La Comunità montana Alto Vastese ha le ore contate. Istituito con legge regionale nel settembre del 1976 l'ente comunitario con sede a Torrebruna chiuderà i battenti a fine mese. Ad annunciarlo, nel corso di un incontro pubblico a Schiavi di Abruzzo, l'attuale presidente Luciano Piluso. Seduto su quella comoda poltrona dal lontano 1995, l'amministratore socialista è riuscito a tenere saldo il timone della Alto Vastese grazie alla sua abilità politica, posto che i risultati della sua azione di governo sono sotto gli occhi di tutti e non certo lusinghieri. Propenso ad accordi trasversali e gattopardeschi, utili semplicemente a perpetuare il suo potere politico, Piluso deve ora inchinarsi ai voleri di Roma. Dal Governo centrale è arrivato l'ordine di tagliare gli enti inutili e costosi e le Comunità montane sono probabilmente l'esempio più calzante. Nei mesi scorsi, trovandosi a corto di voti in maggioranza, il presidente di lungo corso ha tirato fuori l'asso nella manica pur di non perdere quella poltrona sulla quale è adagiato dal 1995, dal secolo scorso. Grazie ad un inciucio in piena regola, complice il sindaco di Castiglione Messer Marino, Massimo Mastrangelo (sedicente PdL), che ha accettato la carica di vicepresidente in una Giunta di centrosinistra, Piluso è riuscito, quasi senza numeri, a restare in sella, riconfermato alla presidenza. Quelle operazioni di fantapolitica sono servite a poco, perché dal mese prossimo la poltrona della presidenza semplicemente non ci sarà più. Si chiude un'era, dunque, un capitolo di storia amministrativa non certo esaltante in termini di risultati tangibili, almeno per quel che riguarda i cittadini. Nel corso di un recente incontro pubblico a Schiavi, il quasi ex presidente Piluso, prendendo la parola, ha spiegato: "Sono presidente della Comunità montana Alto Vastese fino alla fine del mese di agosto. La Regione Abruzzo ha soppresso l'ente montano, accorpandolo a quello del Sangro. Mi sono opposto a questa decisione non, come dice qualcuno, per difendere la mia poltrona o per l'indennità di carica che tra l'altro non è prevista, ma solo per evitare l'ennesimo schiaffo all'entroterra". La percezione dei cittadini elettori è leggermente diversa e molto probabilmente nessuno si strapperà le vesti o i capelli quando, dal primo settembre, la Comunità montana Alto Vastese cesserà di esistere. Nessuno tranne forse lo stesso Piluso.
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