AGNONE - Non sono professionisti e non indossano divisa e cappello bianco ma i dolci li sanno cucinare bene e, soprattutto con il cuore. Non è un indovinello bensì la descrizione di numerosi concorrenti che ieri hanno partecipato alla gara del dolce organizzata dagli animatori dell’Oratorio Giovanni Paolo II.
Circa cinquanta i dolci esposti e valutati dai giudici in una sala addobbata con manufatti di cartapesta ad opera dei bambini che trascorrono in quegli stessi locali i loro sabato pomeriggio. Al tavolo della giuria sedevano esperti culinari come Rita D’Ippolito e Cira Valentino (Accademia della Cucina), Chiara Tavarozzi, pasticcera diplomata, Luigia Bianco, nutrizionista, nonché un delegato per ogni azienda nel settore della produzione dolciaria. All’appello hanno risposto ‘La spiga d’oro’, la dolciaria ‘Carosella’, il forno ‘Palomba’, il forno ‘Patriarca’. Anche a qualche profano, però, è spettato l’arduo compito di giudicare. È il caso di Germano Masciotra, membro dell’oratorio, Tony Staffoli ( titolare del supermercato Deco in qualità di sponsor dell’iniziativa), Barbara De Paola (presidente associazione Arcoa) e Maurizio Misischia. A questi due ultimi giurati, poco prima della disputa, sono stati donati due bouquet di fiori in onore di Carlo, fratello di Maurizio, che in passato era stato seduto allo stesso tavolo in qualità di gourmet, e di Fausta, la madre di Barbara che aveva insegnato ai bambini a lavorare la pasta di maizena.
Il tavolo è ricco e ogni piatta fa venire l’acquolina in bocca. Salta subito agli occhi una novità: quest’anno gareggiano anche alcuni dolci senza glutine, presenza che dimostra sensibilità verso coloro i quali sono affetti da questa intolleranza.
Dopo aver osservato ogni singolo preparato, i giudici hanno saggiato ogni singolo piatto prima di decretare i dodici vincitori, tre per ogni categoria. Per la categoria ‘Dolci di casa mia’ al primo posto c’è Anna Iannone seguita da Fiorella Rosa e Gina Masciotra. Per ‘Biscotti e pasticci’ la poleposition è composta da Mara Di Pietro, al primo posto, Rosa D’Onofrio e Giovanna Di Menna. A conquistare le tre coppe di ‘Cioccolatosi’, Simona Rosato, Giovanni Del Papa e Filomena D’Aloise ed infine per ‘Sugar Cake’ Katia Di Menna, Mariantonietta Sabelli ed infine due giovani ragazze delle quali conosciamo solo i nomi: Melissa ed Alessia.
In casi come questi, il proverbio “ciò che conta è partecipare” cade a fagiolo. Prendere parte alla gara non vuol dire gareggiare per il titolo di ‘pasticcere dell’anno’ bensì significa donare le proprie capacità e il proprio tempo in beneficenza. Come ogni anno, infatti, i dolci, sono stati divisi in porzioni e serviti su vassoi che sono stati venduti davanti alle chiese agnonesi. Il ricavato devoluto in beneficenza. Ogni pasticcere, perciò, contribuisce con le proprie forze a mandare avanti la realtà della missione di Don Antonio Mascia.
“Ciò di cui hanno bisogno oggigiorno i ragazzi è il buon esempio. Voi, con questa manifestazione lo date!” ha esordito una delle esperte dell’Accademia di Cucina per poi proseguire “Questo è un evento che va preso proprio in questo modo: cercare di dare una mano a chi aiuta i meno fortunati. Qui ciò che va valutato e premiato è l’impegno di tutti coloro i quali partecipano.”