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Tagli alla sanità, le guardie mediche vanno avanti con il ricorso al Tar

La replica del comitato alle dichiarazioni dell'assessore Febbo

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Il Comitato dei Medici di Continuità Assistenziali, sentite tutte le parti in causa, risponde alla nota stampa rilasciata dall'assessore regionale Mauro Febbo.

"Comprendiamo la sua preoccupazione sul futuro assetto della sanità e soprattutto sulla riorganizzazione della stessa, ma non condividiamo la sua affermazione in merito alla nostra decisione di fare ricorso al Tar. Il ricorso è un atto dovuto e necessario perchè sono stati violati quegli accordi, pur verbali, presi nella riunione di Monteodorisio (e se fosse rimasto fino alla fine ne avrebbe preso atto anche Lei ). Avevamo chiesto di essere interpellati e sentiti, ma come al solito, ci avete per l'ennesima volta messi in disparte, ignorando totalmente le nostre conoscenze approfondite sul sistema Continuità Assistenziale. Si continua, nonostante prevalga scetticismo da più parti, sul progetto "Di Giovanni", o meglio, progetto Toscana ( che dalle ultime notizie pare non riscuotere tanto successo anche in quella regione ) scopiazzato per fini ancora incomprensibili, da Lei stesso, quella sera a Monteodorisio, BOCCIATO ( abbiamo ancora viva in mente la sua frase "la Toscana è una regione piatta, l'Abruzzo no" ), ma adesso valorizzato e considerato manna risolutrice di tutti i problemi della sanità dell'Alto Vastese. Sono questi continui cambiamenti di umore che ci hanno spinti ad assumere una decisione ben precisa, cioè quella di fare ricorso al Tar. Ribadiamo a tutti con fermezza quanto segue: siamo disponibili a sederci e studiare con tutti gli enti preposti ( regione, provincia ASL, Sindacati, Amministratori Comunali ecc) progetti alternativi, tra cui il nostro, affinchè si possa realmente riuscire a realizzare un sistema sanitario locale d'avanguardia, capace di garantire efficacemente tutti i servizi ai cittadini. Non riconosciamo nella persona del Dr Di Giovanni il nostro rappresentante in quanto non appartenente alla nostra categoria , e non lo consideriamo adatto a dover, da solo, ridisegnare il sistema Continuità Assistenziale. Gradiremo inoltre che i futuri progetti non fossero solo limitati a singole aree geografiche, ma interessassero tutta la nostra ASL senza creare disparità di considerazione. Siamo a disposizione di tutti, contattateci. 

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