AGNONE – Lunedì 13 settembre, per gli studenti delle scuole elementari di Maiella e San Marco e quelli della media di via Pietro Micca la campanella di inizio anno non suonerà. Almeno stando alla relazione firmata dal responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Agnone, l’ingegnere Filippo Patriarca e inviata a sindaco e segretario di palazzo San Francesco in data 24 giugno. Colpa dei mancati interventi di tipo antisismico richiesti e mai effettuati sulle tre strutture. Opere svolte solo in parte per una spesa di 850mila euro a fronte dei 3 milioni di euro richiesti dal Comune alla Regione, all’indomani degli studi presentati dagli ingegneri Di Rocco, Marti e dal geologo Conti, i quali nel 2006 evidenziarono pesanti carenze di tipo sismico e statico sui tre plessi. Il bubbone delle scuole sicure sta nuovamente per esplodere. D’altronde Patriarca è stato lapalissiano: “Alla data odierna (24/6/2010, da allora nulla è cambiato, ndr) – scrive il responsabile dell’ufficio tecnico - nessun finanziamento è stato concesso per migliorare la staticità e sismicità degli edifici scolastici, non vi sono neanche i fondi necessari per l’adeguamento degli edifici alle norme di sicurezza per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi nonostante l’Amministrazione abbia fatto redigere le progettazioni ed acquisiti i preventivi parere favorevole dei Vigili del fuoco e sono mancati anche i fondi per attivare le commissioni tecniche nominate. Alla luce di questa materiale impossibilità a porre in essere ulteriori interventi sugli edifici scolastici – sottolinea Patriarca – comunico il mio parere contrario all’utilizzo degli edifici stessi per il nuovo anno scolastico 2010-2011 perché privi dei requisiti minimi di agibilità”.
Così quando mancano meno di due settimane all’apertura delle scuole il problema torna alla ribalta in tutta la sua gravità e spetterà al primo cittadino, Gelsomino De Vita trovare la soluzione adatta affinché gli studenti altomolisani possano tornare regolarmente sui banchi. Dovrà essere lui, vista la presa di posizione di Patriarca, a firmare l’accesso nelle strutture. Lo farà?
Al momento l’impresa appare ardua se non impossibile e al tempo stesso sarà difficile convincere i genitori a mandare i propri figli in strutture ritenute non sicure. Nel frattempo dal Comune confermano la notizia di aver individuato quattro aree per la realizzazione di un polo unico sicuro.
Tuttavia non si capisce con quali fondi. A farsi avanti anche due privati che hanno messo a disposizione altrettante strutture.
Il 13 settembre si avvicina ma la campanella per centinaia di alunni rischia di rimanere muta…