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Ex discarica di "Belladonna", dubbi sulla bonifica del sito chiuso anni fa

Tra Agnone e Belmonte del Sannio

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AGNONE. Rifiuti tossici nel Molise. Una notizia che rimbalza negli ultimi giorni sui siti telematici e cartacei. Si grida allo scandalo e l’allarme è di quelli a “codice rosso” per la nostra piccola regione che potrebbe fungere da immondezzaio di scarti “scomodi”. Mentre si cerca di comprendere la veridicità delle notizie e quali potrebbero essere i siti di “stoccaggio”, il problema delle discariche nelle nostre aree è vecchio come il cucco. Il 20 dicembre 1989 l’allora settimanale “Molise Oggi” pubblicava nella pagina di Agnone: “La discarica di Belladonna fu al centro di polemiche fra i comuni di Agnone e Belmonte del Sannio nella scorsa estate e luogo di “ultima spiaggia” per rifiuti tossici che spinsero il giudice Di Ruzza ad interpellare gli uomini dell’Enea, che rilevando sul terreno sospetto tracce di radioattività, diedero modo all’autorità giudiziaria di emettere l’ordinanza di sequestro e poi di chiusura del sito. Qualche giorno fa, la discarica, ha riottenuto il placet per riprendere in toto la propria funzionalità. Infatti, il Procuratore della Repubblica di Isernia ha fatto pervenire una nota dalla quale si evince: “…rilevato che la perizia ha escluso l’esistenza di materiale e contaminazioni radioattive, ritenuto che non sussistono le ragioni di ricerca delle prove, essendosi ormai acquisiti sufficienti elementi per le determinazioni inerenti l’esercizio dell’azione penale; visto l’art.263 del C.d.P. si dispone il dissequestro della discarica in questione”. Con questo dovrebbe chiudersi una spiacevole parentesi che vede l’altissimo Molise come luogo potenziale di quei rifiuti che legalmente nessuno desidera nella propria circoscrizione, ma nel contempo sicuramente tutto ciò, è servito a mettere all’erta le Forze dell’Ordine su eventuali e prossimi tentativi d’inquinamento abusivo di questa stupenda fetta della nostra Regione”. Tutto questo avveniva 24 anni fa. La discarica Belladonna oggi non esiste più essendo chiusa da qualche lustro. Ma l’area è stata mai bonificata o riutilizzata per altri scopi?. Da quanto ci risulta sembra proprio di no.

 

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