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Fauna selvatica e colture a perdere, parte il progetto dell'Atc3 Isernia

Miglioramento ambientale da realizzare su tutto il territorio cacciabile della Provincia

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L’Ambito Territoriale di Caccia n. 3 di Isernia ha approvato un progetto di miglioramento ambientale da realizzare su tutto il territorio cacciabile della Provincia.

Sono previsti i seguenti tipi di intervento:
a) Realizzazione di colture a perdere;
b) Recupero di terreni incolti e cespugliati;
c) Realizzazione e/o recupero di siepi arborate;
d) Impianto di specie arboree selvatiche da frutto;
e) Recupero e/o realizzazione di punti acqua.

Più in dettaglio si tratta di un progetto destinato soprattutto all’alimentazione della fauna selvatica.  L’intervento consiste nella lavorazione e nella semina di piccole superfici di terreni, tra i 1000 ed i 5000 mq., distanti almeno 150 metri da strade statali e provinciali. Le tipologie colturali consisteranno nella coltivazione di sorgo, orzo, grano tenero, avena, erbaio di leguminose (piselli o fave), granturco, foraggere con essenze appetite alla fauna selvatica.

Per l’intero periodo stabilito nel contratto, il terreno non può essere oggetto di nessun tipo di utilizzazione o di lavorazione del prodotto, come il raccolto, la trebbiatura, la falciatura, il
pascolo. La coltura deve essere agronomicamente valida, ovvero devono essere rispettate tutte le regole agronomiche per il buon esito di tutto l’iter colturale, senza contaminazioni
antiparassitarie, senza diserbanti e senza pratiche di bruciatura delle stoppie o sterpaglie.

Possono accedere al presente bando gli imprenditori agricoli singoli o associati, proprietari o
conduttori di terreni agricoli ricadenti nei Comuni compresi nel territorio dell'A.T.C. nr.3 di
Isernia non inibiti all’attività venatoria, con esclusione di quelli ubicati nelle ZPS.
Il contributo massimo ammissibile non può superare l’importo di Euro 1000,00 per
richiedente, equivalente ad una superficie massima impegnata di ha 1,00, pari, cioè, ad Euro
100,00 per ogni frazione di estensione di 1000 mq.

 


"L’iniziativa - spiegano dall'Atc - è finalizzata al miglioramento degli habitat naturali, indispensabili per la conservazione e per la riproduzione della fauna selvatica, oltre che per la sosta della specie migratoria. Si tratta di un primo passo per dare risposte concrete a quanto previsto sia dalla legge quadro 157/92 che da quella regionale 19/93.
Il Comitato di gestione, costituito da rappresentanti di associazione venatorie, di agricoltori e di ambientalisti, nelle proprie linee programmatiche, ha previsto una serie di altre attività.
Tra esse, assumono particolare rilievo una gestione ecocompatibile dell’attività venatoria, il contenimento delle risorse, ripopolamenti adeguati alla vocazione del territorio, ricerca tecnico-scientifico sulla fauna, la collaborazione progettuale, con associazioni agricole ed ambientaliste, il consolidamento della vigilanza venatoria, attraverso il coinvolgimento delle guardie volontarie. Ad ogni progetto lavora una commissione specifica, nominata tra i componenti stessi del Comitato di gestione e coordinata da ogni referente che opera in sintonia col Presidente dell’ATC. La scommessa da vincer e quella di dare una svolta nella gestione, mediante innovazioni che tendano a riqualificare la caccia e la figura stessa del cacciatore, a migliorare il patrimonio faunistico, a salvaguardare l’ambiente e a gestire l’ATC in modo diverso dal passato". 

Tutta l’informativa del bando è pubblicata sul sito internet della Provincia di Isernia, sotto la voce “Ambito Territoriale di Caccia”.

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