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Termosifoni spenti in aula, studenti in piazza

La protesta degli alunni dell'istituto "Spaventa". La Provincia ancora una volta nel mirino

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ATESSA - "Non paghiamo i vostri sprechi". Recita così uno striscione esposto questa mattina dagli oltre duecentocinquanta ragazzi scesi in strada, ad Atessa, per protestare contro la Provincia e la politica in generale. La Provincia non ha soldi per il riscaldamento nelle aule scolastiche o per la viabilità, salvo poi trovarli per cose più o meno inutili o per pagare consulenze e indennità. Sembra essere questo il messaggio lanciato, attraverso quello striscione, dagli alunni di Atessa. 

E il riferimento, forse, è anche ai recenti casi di cronaca giudiziaria che hanno travolto un assessore regionale che proprio ad Atessa ha ricoperto importanti cariche pubbliche. Il motivo della protesta è semplice: il freddo nelle aule dell'istituto "Silvio Spaventa". Pare infatti che da più di due settimane i termosifoni a scuola siano rimasti spenti a causa dei tagli che la Provincia ha fatto. Questa mattina, dopo l'annuncio dello sciopero da parte degli studenti, i termosifoni sono stati accesi nel tentativo di far rientrare la protesta. Un tentativo non riuscito perché l'adesione alla mobilitazione è stata massiccia. 

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