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COMUNE, STUFI DI DE VITA GLI RICONSEGNANO LE DELEGHE

Sono cinque esponenti della maggioranza. Rinnovare e Nuovo Sogno Agnonese: "A questo punto chiederemo la verifica"

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AGNONE – Crisi con il trucco al Comune di Agnone. Riconsegnano le deleghe ma non si dimettono né da consiglieri né da assessori e nel frattempo si preparano a creare un gruppo all’interno della maggioranza di centrodestra che prenda le distanze da quello capeggiato da De Vita. Lo strappo è consumato. I tre rappresentati della Giunta, Amedeo Chiantese, Nino Casciano e Armando Li Quadri, più i due consiglieri Roberto Amicone e Giovanni Labbate ieri in una lettera inviata al sindaco, Gelsomino De Vita e fatta protocollare in Comune, hanno sottoscritto la riconsegna delle rispettive deleghe. Nella missiva i cinque, che oggi potrebbero ricevere pure l’ok di Gemma Ionata, puntano il dito soprattutto verso l’assessore al Bilancio, Pasquale Mastronardi, colpevole - a loro dire - di non assecondare quelle che sono le richieste economiche fatte per progetti e iniziative varie. “E’ sempre la stessa storia – sbuffa uno dei cinque dissidenti – ogni qualvolta chiediamo fondi per attuare i nostri progetti la risposta che riceviamo è sempre la stessa: i conti non permettono esborsi”. Stufi di questa filastrocca ormai imparata a memoria, nonché consapevoli di aver preso degli impegni seri con l’elettorato, i cinque hanno deciso di compiere un gesto estremo. Tuttavia alla base della decisione non solo i tanti no ricevuti dall’assessore al Bilancio, ma anche alcuni comportamenti del primo cittadino considerato da più parti un “padre padrone” di palazzo San Francesco. In più a molti non sarebbe andata affatto giù la gestione della vicenda sul ridimensionamento dell’ospedale Caracciolo con quella promessa fatta e mai mantenuta da De Vita in merito alle dimissioni. Ed ancora il capitolo delle scuole sicure, dove si continua a cincischiare malgrado la pesantissima relazione (la quale attesta l’inagibilità di tre pelssi, ndr) del capo dell’ufficio tecnico datata giugno scorso. Insomma, tutta una serie di circostanze che avrebbe portato i cinque a riconsegnare le deleghe in attesa di eventuali schiarite. Una presa di posizione inimmaginabile alla vigilia delle votazioni, quando De Vita appariva essere chiuso in una botte di ferro. Un gesto che va a sommarsi a quanto fatto in precedenza da un altro consigliere di maggioranza, Costantino Mastronardi. A questo punto a De Vita non resta che fare la conta e raccogliere i cocci di una maggioranza che si sta sfaldando giorno dopo giorno. “E’ evidente che la maggioranza non è più in grado di esprimere una linea politica comune – il commento del consigliere di minoranza di Nuovo Sogno Agnonese Maurizio Cacciavillani – al prossimo consiglio chiederemo la verifica”. Sulla stessa lunghezza d’onda, Danilo Di Nucci di Rinnovare: “E’ una situazione che non ci sorprende e che avevamo ampiamente annunciato. Le crepe in seno al gruppo di maggioranza ormai sono sotto gli occhi di tutti e l’avvisaglia era giunta allorquando qualche settimana fa Costantino Mastronardi ha anticipato i suoi colleghi. E’ giunto il momento – prosegue Di Nucci – di fare una verifica soprattutto per un questione di chiarezza nei confronti dei cittadini. Ritorno al voto? Se le cose stanno così noi siamo pronti”.
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