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Convegno 'Giovani e viticoltura', Rotary club: "Non accettiamo lezioni da Mastronardi"

Il sodalizio culturale replica a muso duro agli attacchi del consigliere di minoranza del Comune di Agnone

redazione
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Riceviamo e pubblichiamo dal Rotary Club Agnone che replica agli attacchi del consigliere di minoranza del Comune di Agnone, Gaetano Mastronardi all'indomani del convegno "Giovani e viticoltura" svolto nell'aula magna dell'Itis 'Leonida Marinelli'. 

Leggiamo con stupore i  commenti del Sig. Ing, Gaetano Mastronardi, consigliere comunale d’opposizione del Comune di Agnone, che scatena sulle pagine del quotidiano on-line altomolise.net  un attacco frontale nei confronti del Rotary Club di Agnone, reo, a detta del Mastronardi, di fare “solo chiacchiere e nulla di concreto” avendo promosso nei giorni scorsi un convegno dal titolo “giovani e viticoltura: storia, realtà e prospettive di un settore in crescita”. C’è davvero da rimaner basiti a leggere quanto scrive il Mastronardi (ed i suoi fans confermano); o il nostro critico non ha assistito all’evento, o non ne ha compreso i contenuti. Evidentemente il nostro concittadino ignora quelle che sono le finalità del Rotary e, se ha partecipato all’evento, deve essere stato molto distratto. Il Rotary è un club di servizio e, in quanto tale, deve proporre soluzioni e non risolvere problematiche cui dovrebbe essere delegata la classe politica tra le cui fila deve annoverarsi, in quanto eletto, proprio lui. Egli come molti rappresentanti della politica locale, passata e presente, è ancora evidentemente legato alla cultura del “posto fisso”; non è ancora in grado di recepire il salto culturale di chi invece, come da anni sta facendo il Rotary, vuole mostrare alle giovani generazioni (e non offrire poiché non può) delle alternative occupazionali per promuovere attività lavorative in settori in via di sviluppo e con ottime opportunità di guadagno e di soddisfazione professionale quale il settore agro-alimentare di qualità che (ma evidentemente lo ignora il Mastronardi) è l’unico settore del made-in-Italy che gode di prosperità e positività nel bilancio import-export. Per risolvere i problemi occupazionali dei giovani sarebbe forse  una soluzione impiantare una bella mega-fabbrica sull’esempio delle acciaierie Ilva di Taranto?  Si vuole forse ricoprire le nostre montagne e le nostre campagne di distese di pannelli fotovoltaici o di piantagioni di pale eoliche? O si preferisce far interrare nottetempo rifiuti tossici nei terreni incolti? Noi rotariani vogliamo solo mostrare ai giovani delle prospettive nuove che escano dalle logiche del clientelismo di partito e del voto di scambio. Noi aspiriamo ad una Politica nel senso aristotelico del termine di amministrazione della Pòlis-comunità dei cittadini, per il bene di tutti e non come aspirazione al potere. A noi sta a cuore la prosperità di tutta la comunità, dunque Politica con la P maiuscola. Non siamo servi di alcun partito né portaborse di politici di destra o di sinistra. Vogliamo solo il bene della comunità e perciò ci sentiamo in obbligo di fare ai giovani nuove proposte perché possano restare nel nostro territorio impegnati in attività forse antiche, ma vissute con una nuova cultura, non quella del “cafone” di siloniana memoria, ma come moderni imprenditori. Se uno solo dei tanti giovani presenti al convegno raccoglierà l’invito e progetterà il proprio futuro nel nostro territorio, se la politica comprenderà la bontà del progetto e promuoverà gli investimenti in tale settore, allora avremo assolto il nostro compito istituzionale. Se poi fosse stato più attento all’evento culturale, l’ingegnere avrebbe rilevato la presenza di tanti giovani agricoltori (o meglio agro-imprenditori) che hanno testimoniato le loro esperienze nell’agricoltura moderna e di qualità. Sarebbe infine da ricordare all’ingegner Mastronardi come solo qualche anno fa egli fu ospite del Rotary in occasione di un incontro col governatore distrettuale che allora consegnò proprio al padre dell’ingegnere una targa di merito per la vita dedicata al lavoro dei campi, a voler testimoniare l’attenzione del Rotary a chi nel lavoro dei campi (e non solo) ha buttato il proprio sangue. Il Rotary club di Agnone cerca di assolvere con fatica e sacrificio (e forse non compiutamente) quella che è la sua mission nella società: promuovere amicizia, uguaglianza, pace, benessere e fratellanza fra i popoli, impegnandosi nella società per attuare cambiamenti che siano giusti per tutti. Ci si lasci fuori dalle polemiche della politica.


       

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