Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Sanità: cinquecento firme contro la politica dei tagli

La petizione popolare per chiedere alla Asl di ripristinare il regolare funzionamento del distretto sanitario

Condividi su:

CASTIGLIONE MESSER MARINO - Più di cinquecento firme per chiedere alla Asl di ripristinare l'orario "normale" dello sportello per le prenotazioni e le altre prestazioni del distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino.

La mobilitazione è scattata nei giorni scorsi e la risposta degli utenti è stata enorme e immediata. Sono infatti oltre cinquecento i pazienti dei vari centri dell'Alto Vastese che hanno firmato la petizione finalizzata ad ottenere dalla Asl la riapertura del sabato o in alternativa di due pomeriggi a settimana dello sportello per le prenotazioni del distretto sanitario.

Come è ormai noto, su questa testata ce ne siamo già occupati, dal primo novembre scorso l'orario di sportello del distretto sanitario di Castiglione è stato infatti ridotto. Sono state tagliate le ore all'operatrice CUP con il passaggio da un full time a part time. In sostanza il sabato mattina lo sportello rimane chiuso e dal lunedì al venerdì l'orario di chiusura è 12:30 invece delle 13. L'apertura è alle ore 8:30 il martedì e il giovedì e alle ore 8 gli altri giorni. Per novembre e dicembre si è andati avanti così, con intuibili disagi per l'utenza, a gennaio non si sa ancora bene cosa accadrà e se si tornerà alla normalità. Intanto il prossimo 31 dicembre scade il contratto a tempo determinato dell'operatore Cup.

L'obiettivo era raggiungere almeno trecento firme per far sentire la protesta di un intero territorio ai vertici della Asl ormai esperti nell'utilizzo delle forbici. Obiettivo non solo superato, dunque, ma quasi doppiato, a dimostrazione che i pazienti dell'entroterra montano stanno perdendo la pazienza e chiedono, anzi pretendono che si metta la parola fine ai tagli operati con la mannaia nel comparto sanitario, tra l'altro in una zona già fortemente depressa e marginalizzata. 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook