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Cinghiali, D'Amico: La caccia ora è chiusa, parta il selecontrollo

L'esponente del Pd torna a sollecitare la Provincia

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Il 26 settembre 2013 il Consiglio provinciale di Chieti approvò il piano di contenimento del cinghiale con un motivato voto di astensione del Partito democratico. Il voto era legato al fatto che il piano era tardivo, pasticciato e legato all’inadempienza che la Provincia ha accumulato in questi anni durante i quali è risultata ultima in Abruzzo nell’adottare soluzioni adeguate per porre un freno all’alto numero di ungulati sul territorio.  Tutto questo dopo che avevano annullato con carattere di urgenza quanto s’era faticosamente costruito e deciso in precedenza.
Il piano era sostanzialmente concentrato sull’azione dei “selecontrollori” ossia cacciatori specializzati e formati proprio per la caccia al cinghiale che possono agire anche fuori dai tempi della apertura prevista dal calendario venatorio regionale.
In questi mesi d’incidenti automobilistici ce ne sono stati ma, con la caccia ancora aperta, il numero dei cinghiale è sceso in virtù degli elevati  capi abbattuti, ed i danni alle colture agricole ridotti notevolmente; adesso il problema si ripropone in tutta la sua gravità. Non è possibile avere una proroga della caccia perché proibita dalla normativa nazionale, è fortemente in ritardo la tanto annunciata regolamentazione regionale, tra l’altro molto osteggiata nei suoi contenuti, non resta altro che dare seguito all’attuazione della caccia con il “selecontrollo” prevista dalla delibera adottata dal Consiglio Provinciale di Chieti.
In questi mesi si poteva dar corso agli aspetti preliminari e programmatori. Da quanto ci è dato sapere non si è fatto nulla ed, un'eventuale emergenza, troverebbe la Provincia di Chieti del tutto impreparata. Non intendiamo alimentare della sterile quanto inutile polemica ma invitiamo il Presidente Di Giuseppantonio, il consigliere delegato Giovanni Staniscia, la struttura tecnica ed i Sindaci dell’intero territorio provinciale a muoversi con estrema sollecitudine, ognuno per la propria parte di competenza, allo scopo di dare veloce corso ed attuazione al programma approvato  in un'ottica di prevenzione.

Camillo D’Amico,  capogruppo P.D. provincia  di Chieti

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