La disoccupazione sfiora il 30%, ma i giovani molisani snobbano i lavori in campagna. Lo rileva la Coldiretti che rileva la scarsa propensione delle nuove generazioni a sfruttare le opportunita' del lavoro occasionale.
Le aziende del Basso Molise trovano difficoltà a reperire manodopera locale per raccogliere pomodori, pesche, angurie, verdure e ortaggi. Gli unici ad accettare il lavoro faticoso dei campi sono gli immigrati, in gran parte extracomunitari, però non sufficienti rispetto alle richieste, come stabilito dal decreto annuale dei flussi.
«Eppure - sostiene l'organizzazione di categoria del comparto agricolo - vi sono ampie possibilità offerte dalla semplificazione dell'accesso al lavoro agricolo attraverso il lavoro occasionale, con i voucher, che agevola il lavoro in agricoltura di studenti, pensionati, cassintegrati, percettori di misure di sostegno al reddito e lavoratori part-time. Ma dobbiamo rilevare che non far nulla è meglio che lavorare».