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Il carcere di Isernia in preda all'abbandono e alla sporcizia

Il segretario nazionale della Uilpa ieri ha visitato la struttura

redazione Alto Molise
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Si chiama Lo scatto dentro, perché la verità venga fuori ed è l'iniziativa della Uilpa (il sindacato degli operatori delle carceri italiane) che ha come come obiettivo far conoscere alla stampa e all'opinione pubblica le condizioni dei penitenziari del nostro Paese.

A finire sotto la lente del segretario nazionale, Eugenio Sarno, è stata ieri la struttura di Ponte San Leonardo di Isernia. Quella che viene fuori è una situazione di assoluto degrado e abbandono, tanto da portare Sarno ad affermare - all'uscita dal carcere - che ad oggi non si sa se vi sia un direttore o un comandante. 
Le foto distribuite alla stampa locale parlano chiaro: vecchi computer accatastati, sporcizia, pavimenti e pareti danneggiati dall'umidità; c'è addirittura una discarica a cielo aperto nell'area esterna dell'edificio.

A tutto ciò si aggiunge il sovraffollamento. Come ha raccontato Sarno, in stanze singole vi sono tre persone, in stanze da quattro ve ne sono 10. I detenuti sono così costretti a cucinare in bagno.
Non sono mancate le sorprese: un laboratorio odontoiatrico nuovissimo e mai usato. Sarno ha detto di voler approfondire le ragioni dell'acquisto della strumentazione e ne ha suggerito - visto che giace senza essere usata - la donazione alla Caritas.

Il bilancio finale non è dei migliori: «È rimasto com'era 30 anni fa, quando vi ho svolto il servizio di agente». 

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