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CRISI DI MAGGIORANZA, LA FARSA DEI DISSIDENTI

Dopo aver annunciato di voler far cadere De Vita se non avesse rimosso Mastronardi al Bilancio, il nuovo gruppo capeggiato da Chiantese si accontenta della Programmazione. La minoranza: "Una pagliacciata"

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AGNONE - Dissidenti...ma non troppo. Chi al consiglio comunale si attendeva eclatanti colpi di scena da parte del nuovo gruppo nato all’interno della maggioranza sarà rimasto deluso. Infatti, i cinque componenti del sodalizio (Chiantese, Li Quadri, Amicone, Labbate e Casciano), giurano fedeltà (per il momento) al primo cittadino De Vita, che così può continuare indisturbato il suo mandato. In cambio il nuovo gruppo, che nelle ultime ore registra l’adesione di Gemma Ionata, riceve la delega alla Programmazione assegnata a Roberto Amicone il quale entra nell’Esecutivo al posto di Chiantese. In Giunta confermati Li Quadri (Turismo) e Casciano (Attività Produttive e Affari generali). Il “contentino” però suona come una vittoria a metà, vista la mancata rimozione dal Bilancio di Pasquale Mastronardi. Circostanza, questa, reclamata a gran voce dal nuovo gruppo che in Mastronardi ha trovato il capo espiatorio per manifestare un dissenso palpabile nei confronti del primo cittadino. In realtà le minacce di un ritorno al voto anticipato, nel caso in cui Mastronardi non fosse stato rimosso, si sono rivelate un fuoco di paglia, una farsa che ancora una volta pone l’accento su un tira e molla, quello che De Vita e i magnifici cinque, il quale non fa altro che allontanare la cittadinanza dalla vita politica e amministrativa locale. Caustici i commenti a caldo dei due esponenti di opposizione, Lorenzo Marcovecchio per Rinnovare e Maurizio Cacciavillani di Nuovo Sogno Agnonese. “Prendiamo atto delle dichiarazioni di Amedeo Chiantese che ha detto come il nuovo gruppo nato all’interno della maggioranza servirà da pungolo a De Vita dopo un anno di immobilismo. Il ciò significa che la frattura non è sanata, così a rimetterci saranno solo gli agnonesi. In questo modo non si può andare avanti. Per questa ragione, Rinnovare, chiede a gran voce le dimissioni al primo cittadino”. Sull’identica lunghezza d’onda Cacciavillani. “Agnone, sta vivendo il periodo più buio e difficile della sua storia. Basta dire che tra poche settimane il punto nascita dell’ospedale Caracciolo sarà chiuso, senza stare a rimarcare un andamento demografico che sta portando l’intero territorio alla morte. Questa non è retorica ma sono fatti. E l’attuale maggioranza invece di pensare ad arginare queste problematiche che fa? Litiga. Penso che nessuno possa accettare una situazione del genere, per questo – conclude Cacciavilòani - chiedo lo scioglimento del Consiglio”.
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