Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

CALCIO DI SERIE D, L'AGNONESE ALZA LA VOCE CONTRO I TORTI ARBITRALI

Il club granata contro la direzione del signor Moro di Latina

Condividi su:
Piegati da due eurogol. Una sconfitta, quella rimediata contro la capolista Jesina, che brucia per come è maturata e per gli strascichi che provocherà. Infatti domenica prossima, quando al Civitelle arriverà il Miglianico, l’Olympia dovrà rinunciare non solo al tecnico Massimo Agovino, espulso nella fase di riscaldamento, ma anche al fluidificante Piergiulio Litterio buttato fuori (è il caso di dirlo) per aver protestato – come dimostreranno le immagini tv - dopo una rimessa laterale da assegnare l’Agnonese. Due episodi, che sommati alla pesante contestazione dei tifosi di casa all’indirizzo del signor Moro di Latina (pessima la sua direzione, ndr), la quale costerà una pesante ammenda alla società di viale Castelnuovo, hanno macchiato una giornata di sport. Sui fatti, che inevitabilmente hanno arroventato e di seguito condizionato il clima, torna il tecnico Agovino che ricostruisce l’accaduto. “Durante gli esercizi preparatori, i tifosi della Jesina hanno preso di mira il portiere Pezone a questo punto li ho invitati alla calma e ho chiesto agli steward di far allontanare le persone dal parapetto che divide il rettangolo di gioco dalle tribune. Non e' successo assolutamente nulla – ribadisce l'allenatore - tutto si e' svolto nella massima calma e prima del riconoscimento, cioe' quando l'arbitro non aveva ancora iniziato a esercitare le sue funzioni". Ma, poco dopo, durante il controllo dei documenti, Moro di Latina (assistito dai guardalinee Agostini e Santoro) ha comunicato al responsabile della squadra di casa un laconico: "Si accomodi fuori, lei sa perche'". La spiegazione di Agovino: "A parte che non ho fatto nulla, ma qualcuno dovra' chiarire dove iniziano e dove finiscono i poteri di un arbitro. Se dobbiamo aspettarci provvedimenti anche quando siamo al ristorante". L'Olimpia Agnonese recrimina, infatti, anche per altri due episodi che potrebbero finire in un dossier da inviare alla Federazione. Al '73 un calciatore ospite ha scavalcato la barriera che divide il rettangolo di gioco dalla tribune ed e' andato a raccogliere la palla sulle gradinate tra l'indifferenza dell'arbitro e dei suo assistente. Quest'ultimo, al '78, ha poi assegnato un clamoroso fallo laterale alla Jesina e, nel contempo, ha segnalato all'arbitro una presunta protesta del difensore dell'Agnonese Litterio, costretto a rientrare anticipatamente negli spogliatoi dopo avere rimediato il cartellino rosso. “Ho solo detto all’assistente che la rimessa era la nostra – ha spiegato Litterio a Il Nuovo Molise – ma probabilmente il collaboratore ha frainteso qualche mia parola e ha richiamato l’attenzione dell’arbitro che mi ha subito espulso. Se ci ripenso dico che è pazzesco”. Dalla parte di Litterio parlano le quattro stagioni di serie D mai macchiate da un cartellino rosso. Intanto la societa' di Masciotra sta ora valutando il da farsi. Non e' escluso un esposto all'Aia e alla Figc per evidenziare quello che, secondo il Ds, Maurizio Sabelli, e' sempre piu' ricorrente: "Gli errori fanno parte del gioco, ma ogni domenica ai danni delle squadre molisane accadono cose incredibili".
Condividi su:

Seguici su Facebook