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Peculato, la Finanza arresta notaio vastese

Si tratta di Camillo Litterio, noto professionista di Castiglione Messer Marino

redazione
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CASTIGLIONE MESSER MARINO - E' agli arresti domiciliari, a Vasto, il notaio Camillo Litterio, 72 anni, originario di Castiglione Messer Marino, ex patron della Pro Vasto. L'accusa nei suoi confronti è di peculato. Ad eseguire il provvedimento, su disposizione del Gp del Tribunale Caterina Salusti dopo la richiesta del procuratore capo Francesco Prete e gli accertamenti dell'Agenzia delle Entrate, sono stati gli uomini della Compagnia di Vasto della Guardia di Finanza. Per gli inquirenti il noto professionista è responsabile di aver trattenuto somme di denaro consistenti, si parla di mezzo milione di euro, versate da diversi suoi clienti per il pagamento delle imposte relative a svariati atti. Questa mattina la perquisizione all'interno degli uffici di via XXIV Maggio, al centro di Vasto, del notaio: le fiamme gialle, agli ordini del capitano Luigi Mennitti, avrebbero ritrovato una somma di quasi 140 mila euro, nella cassaforte ed in possesso di un congiunto. Le indagini si riferiscono ad un periodo compreso tra il 2007 e quest'anno, ma ulteriori accertamenti sarebbero in corso anche per periodi precedenti. Il notaio Litterio, la cui abitazione è attigua agli uffici, è apparso provato, ma certo di poter presto chiarire la sua posizione. Il suo legale è l'avvocato Giovanni Cerella. Camillo Litterio esercita da decenni l'attività notarile in città. Oltre alla gestione della Pro Vasto, dal 2000 al 2005, ha maturato anche esperienze politiche, eletto consigliere comunale in Forza Italia nel 2001. Nel 2005 fu tra i candidati al Consiglio regionale nelle file della Nuova Democrazia Cristiana.
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