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Inno a Maria SS della Libera: le precisazioni di G. Del Basso

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Riceviamo e pubblichiamo

Gent.mo Direttore,

sono il dr. Giovanni Del Basso e Le scrivo anche a nome degli altri nipoti del defunto teologo  don Nicola Marinelli, compianto parroco di S. Emidio in Agnone.
Recentemente è apparso sul Suo giornale online, a firma del dr. Giuseppe Catania, un articolo riguardante "L' Inno a Maria SS. della Libera" la cui effige si venera nella chiesa di Maiella in Agnone (parrocchia  di S.Emidio).
E' necessario fare alcuni chiarimenti in merito.
Contrariamente a quanto scritto, non è il caso di parlare di una recente scoperta in quanto l' Inno fu cantato, per la prima volta, il 7 settembre del 1932, in occasione della solenne incoronazione della veneratissima immagine della Madonna della Libera. Questa notizia è riportata dal "Bollettino Emidiano", periodico della parrocchia di S. Emidio (anno II - n° 9/10 - ottobre 1932). In esso si legge, che dopo l' omaggio alla Vergine,  "[...] E sale ora a Lei, con le voci concordi dei Seminaristi e del popolo, sale l' Inno che con musica magnifica del valente Francescano P. Zimarrino, il Parroco di S. Emidio Dott. Marinelli, ha scritto per la circostanza."
E da quella data, ad iniziare dal novenario fino al termine delle festività in onore della Madonna (7 e 8 settembre), ogni anno viene riproposto l' Inno che suscita ancora tanta devozione e commozione nei fedeli, sia per la melodia coinvolgente che per il testo sempre attuale.
Lo scrivente, nipote del Teologo don Nicola  Marinelli in quanto il nonno materno Vincenzo ne era il fratello, gradirebbe inoltre sapere, come riportato dal Catania, in che modo il maestro Antonio Piovano ne avrebbe  "migliorato" la composizione tra testo e musica, considerato che  viene sempre riproposto  quello originale del 1932.
Restando in attesa di una risposta in merito, lo scrivente  Le invia cordiali saluti.

 

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