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Federpensionati: servono certezze sulla riforma delle pensioni

In una regione in cui il numero di pensionati è altissimo questi stessi vanno tutelati con attenzione

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Federpensionati Coldiretti Molise osserva con criticità l'ipotesi, paventata, di pensioni anticipate a partire dal 2015. L'associazione manifesta il proprio punto di vista facendo presente il costante aumento del disagio sociale che vivono gli associati con le rispettive famiglie messi all'angolo dalle disfunzione degli interventi pubblici.

La situazione critica dell'economia nazionale si è ripercossa negativamente sulla vita dei pensionati residenti in aree rurali, i quali devono fare i conti con i disservizi causati dall'insufficienza di servizi pubblici. Per quel che riguarda il Molise, il Patronato EPACA Coldiretti, tenendo presente dei dati ISTAT, ha reso noto che ogni 100mila residenti sono presenti 33,88 ultracentenari salendo sul podio di questa longeva classifica, dietro Liguria e Friuli. Tuttavia, dall'altro lato della medaglia, sono presenti i pensionati che sbilanciano il piatto risultando essere 85,3 su 100 lavoratori. Pensioni che risultano essere anche particolarmente basse ammontando al solo 19,3% dell'interno PIL regionale.

Alla luce di questa situazione Federpensionati afferma che 'è necessario non alimentare struggenti attese, ma adottare provvedimenti concreti ed immediati, che siano finalizzati ad alleviare le difficoltà, soprattutto di quanti vivono con pensioni molto basse, addirittura al disotto del “trattamento minimo”, che dovrebbe essere il minimo vitale riconosciuto dallo Stato.' 

Sempre l'ente chiude anche considerando che le persone anziane sono state coloro che hanno affrontato le peggiori situazioni economiche nel corso della loro esistenza ma hanno contrinuito maggiormente allo sviluppo regionale prima e nazionale poi. Inoltre fungono da punto di riferimento per le generazioni future trasmettendo valori morali forti e migliorando, talvolta, la vita collettiva favorendo la coesione sociale.

Federpensionati chiude con una nota rivolta ai giovani che non hanno bisogno di informazioni, tramite i nuovi mezzi di comunicazione ne sono sommersi, quanto piuttosto sentono il bisogno di un punto fermo, i familiari adulti, con cui confrontarsi e rielaborare le informazioni apprese, per riuscire a capire più che semplicemente sapere, ed i nonni, con il loro tempo e la loro disponibilità, sono importantissimi in questo.

 

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