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"AGNONESE SQUADRA CHE NON MUORE MAI"

Il tecnico Agovino e il ds Sabelli gongolano dopo la vittoria riportata sulla Sambenedettese

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Dire che la vittoria dell’Agnonese sull’imbattuta (fino a domenica) Sambenedettese ha tre volti non segnalati nel tabellino dei marcatori non è un’eresia. Occorre partire con ordine e incominciare con quel Pasquale Di Lullo, centrocampista 20enne che dopo aver salvato un gol sulla linea è stato abile a procurarsi il rigore del vantaggio per poi passare all’istrionico tecnico Massimo Agovino, il quale nel momento di far entrare Bernardi (autore del raddoppio), lo guarda negli occhi e gli dice: “Albè, appena metti i piedi in campo fa il secondo gol così ce ne andiamo tutti a casa”, per poi finire con capitano Antonio Orlando, giocatore jolly impiegato in più ruoli sempre con un rendimento altissimo. Insomma chi pensava che i tre punti ottenuti contro la blasonata formazione marchigiana fossero solo ed esclusivamente frutto delle scorribande sottoporta di Milozzi (decimo gol stagionale, ndr) e Bernardi si è sbagliato. E pure di grosso. “Onore e merito ad un gruppo che contro una squadra costruita per vincere il torneo ha dimostrato di avere i giusti attributi – il commento di Agovino -. Dopo quindici giorni infernali è questa una delle più belle vittorie conquistate da quando sono qui ad Agnone – dice il trainer granata che prosegue – non posso non essere d’accordo con Orlando quando a fine gara mi ha detto: mister questo è un gruppo che non muore mai, ma occhio – avverte il trainer – perché questo è un campionato difficilissimo ed è facile ritrovarsi nei guai quando meno te lo aspetti”. Gongola il direttore sportivo Maurizio Sabelli che sulla dedica da fare per i tre punti ottenuti non ha alcun dubbio: “Al nostro meraviglioso pubblico che ci ha aiutato nel momento di maggiore difficoltà, ovvero quando la Samb ha accorciato le distanze e nei minuti finali ha provato a chiuderci nella nostra metà campo”. Parole di elogio Sabelli intende spenderli anche per un under quale Di Lullo. “Ha disputato una grandissima prestazione fatta di cuore, grinta, umiltà e sagacia tattica da veterano. Senza alcuna paura di smentita posso dire che Pasquale Di Lullo ha sostituito degnamente Mirko Tammaro e oggi rappresenta quell’Olympia operaia che riesce a togliersi grandi soddisfazioni contro squadre che solo fino a pochi anni fa militavano nei professionisti”.
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