E' stato comunicato, dal Capo del Dipartimento per le politiche di coesione istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Vincenzo Donato, il via libera del governo alla messa in atto di ben 87 interventi di difesa del suolo finanziati da una somma pari a 28 milioni e 851.632 euro.
A rendere nota la notizia è stato il sottosegretario di presidenza della Giunta Camillo D'Alessandro nel corso del consiglio regionale tenutosi il 14 aprile. In seguito lo stesso sottosegretario ha invitato gli altri componenti della giunta a sostenere le decisioni di D'Alfonso che, già in passato, aveva chiesto ulteriori 51 milioni e 600mila uero al fine di intervenire su altre 52 situazioni critiche. L'opposizione si è astenuta dalla votazione anche se tale risoluzione è stata portata avanti con i voti della maggioranza.
Tuttavia occorre tornare sulla questione principale: i 28 milioni di euro. Queste risorse vengono dal reimpiego del Fondo per lo sviluppo e la Coesione (FSC) 2000/2006, rese disponibili in seguito ad un rendiconto sui programmi operativi comunitari. A questo punto l'obiettivo della Giunta è di certo quello di gestire al meglio i soldi al fine di fronteggiare le situazioni di maggior criticità che sembrano in costante movimento a causa degli agenti atmosferici che hanno afflitto l'intera regione nell'arco del mese scorso.
"Abbiamo recuperato somme che risalgono a quasi dieci anni fa - ha affermato il presidente Luciano D'Alfonso - e che nessuno finora si era peritato di reimpiegare. Abbiamo preferito puntare sulla difesa del suolo perche' e' il problema principale per l'Abruzzo in questo momento". Queste le parole di D'Alfonso il quale ha ricordato, a proposito del dissesto, che la Regione "nella programmazione europea del Por 2014/2020 ha destinato altri 26 milioni di euro". Infine c'è anche la richiesta di ulteriori 30 milioni di euro connessa alla dichiarazione dello Stato di Emergenza approvata dalla Giunta lo scorso 6 marzo.