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"TAGLI ALL'OSPEDALE, FARSA IN TV"

Il gruppo 'Il Cittadino c'è...' contro Telemolise: "In trasmissione ci hanno concesso poco tempo per parlare"

redazione
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Siamo stati invitati a partecipare in collegamento telefonico alla trasmissione Moby Dick di Telemolise (venerdì) che in studio, tra gli altri, la sub-commissario alla sanità Isabella Mastrobuono. Siamo stati protagonisti di una vergognosa farsa mandata in onda dal conduttore sig Giovanni Minicozzi, che impedendoci di fatto di interloquire con gli ospiti in studio e distorcendo il senso di quanto da noi affermato, togliandoci la parola senza darci la possibilità di spiegare alcunché, ha fornito un ottimo assist alla Mastrobuono per ribadire la solita favoletta: che l’ospedale di Agnone non chiude ma viene potenziato: ottimo spot elettorale per le prossime elezioni regionali! Con tutto il rispetto dovuto alla Mastrobuono, ci rimane solo la stampa per precisare che quanto da lei affermato è vero solo in parte, in quanto il Decreto ministeriale del 24 aprile 2000 sull’assistenza materno-infantile prevede importanti deroghe per un punto nascite di 1° livello in territori montani con comunicazioni disagiate non vincolate ai 500 parti previsti,e che quanto affermato dal ministro Fazio sui 1000 parti è un’opinione che attualmente riguarda i punti nascita di II livello:ma tant’è,la politica deve giustificare le sue porcate: Agnone con 180 parti era sopra agli standard minimi previsti da tale decreto per piccole regioni ed aree montane disagiate,assicurando un’assistenza di sufficiente qualità. Ribadiamo con forza che la Residenza sanitaria assistita, soluzione a carattere sociale, non è la risposta ai bisogni sanitari della nostra popolazione, che ha bisogno piuttosto di lungodegenza ospedaliera e di un potenziamento reale ed effettivo dell’Assistenza domiciliare integrata, oltre ad un sistema di vero primo soccorso,consistente in un pronto soccorso ospedaliero di base modello di emergenza tipo C come previsto precisamente nelle normative della regione Lazio: oggi, con il caos originato dal taglio dei posti ospedalieri, l’emergenza-urgenza ad Agnone non è assicurata in condizioni di sicurezza, l’attività operatoria è fortemente compromessa perché si impedisce agli specialisti presenti di ortopedia e di otorinolaringoiatria di operare, c’è un’emergenza da codice rosso per assicurare l’emergenza urgenza pediatrica, l’area materno-infantile è di fatto smantellata, le comunicazioni stradali sono pessime e il Veneziale di Isernia, anch’esso in crisi per molti servizi, si raggiunge con percorrenze superiori a 45 minuti, in barba a tutte le norme previste dai Livelli minimi di assistenza (Lea) che non sono più assicurati nel nostro territorio: questo è l’esito attuale della riforma Iorio/Mastrobuono, e Telemolise ha dimostrato ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, il suo essere serva obbediente agli interessi del governatore e del suo entourage! Con un comportamento fazioso e di parte del conduttore, di fatto i 3 comitati civici non hanno potuto illustrare le proprie ragioni essendo il tempo a loro destinato sproporzionato per difetto a quello necessario per un minimo di intervento concreto e sensato. Il Comitato civico "Il Cittadino c'è"
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