"Le condizioni del mercato del lavoro in Molise sono nel complesso migliorate. Il numero di occupati è tornato ad aumentare, anche se solo tra i lavoratori autonomi, e il tasso di disoccupazione a calare, seppure di poco". Così il rapporto della Banca d'Italia sull'andamento dell'economia del Molise, presentato stamattina, nella sezione dedicata all'occupazione. "Anche la cassa integrazione guadagni si è ridotta, dopo sei anni di sostenuta crescita. Restano più difficili - evidenzia lo studio - le condizioni dei più giovani che, in mancanza di opportunità lavorative, si trasferiscono sempre più spesso fuori regione".
Gli effetti della crisi - Quanto agli effetti della crisi sull'economia della regione, Bankitalia ricorda che sono stati pesanti: tra il 2007 e il 2014 il calo del prodotto è stato di oltre 20 punti percentuali, più marcato rispetto al resto del Mezzogiorno. "Vi hanno influito soprattutto le difficoltà di alcuni tradizionali settori di specializzazione dell'industria regionale; è stata determinante la caduta degli investimenti. Ciò nonostante il Pil procapite rimane superiore a quello medio delle regioni meridionali, "anche grazie ad una quota più elevata di persone occupate"; il reddito disponibile delle famiglie molisane è, seppure di poco, superiore a quello medio delle regioni meridionali e, nel corso della crisi, ha subito una riduzione più lieve.
Economia, quadro resta incerto - "Nel 2014 l'economia molisana è rimasta debole. Le stime indicano una riduzione del Pil del 2,2 per cento. Alcuni segnali di ripresa si sono manifestati sul finire dell'anno sebbene il quadro congiunturale resti nel complesso ancora incerto". Così la Banca d'Italia nell'annuale rapporto sull'andamento dell'economia molisana, presentato stamattina a Campobasso. "L'attività industriale è gradualmente migliorata nel corso dell'anno - evidenzia il rapporto -. Il fatturato è aumentato, gli investimenti, specie quelli delle imprese maggiormente rivolte ai mercati esteri, hanno ripreso a crescere, restando tuttavia su livelli assai contenuti. Sono aumentate le esportazioni dei prodotti chimici e di quelli alimentari; si sono sostanzialmente azzerate quelle nel comparto della moda".
La Banca d'Italia sottolinea poi come il valore della produzione nelle costruzioni "si è ancora ridotto, soprattutto nel comparto delle opere pubbliche". "Le compravendite immobiliari - prosegue il rapporto - sono tornate a crescere, in misura più accentuata nel secondo semestre dell'anno, ma rimangono ancora sensibilmente al di sotto dei valori pre-crisi. L'attività dei servizi ha beneficiato dei primi segnali di ripresa della spesa delle famiglie, ai quali però si è contrapposta la debole dinamica del comparto turistico".