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ICI PER LE STALLE, QUESTIONE IN ASSISE

Il tema approda in Consiglio comunale domani sera. Opposizione e Coldiretti sul piede di guerra

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AGNONE - Pagamento Ici per i fabbricati rurali, il tema approda in Consiglio comunale. E in molti già scommettono che sarà bagarre. L’assise è stata convocata per domani a partire dalle ore 16 con il punto ‘caldo’ inserito al quinto posto dell’ordine del giorno (regolamento comunale per l’applicazione dell’Ici – modifica). Gli altri argomenti in agenda sono il Bilancio di previsione per l’esercizio 2010 (prelevamento dal fondo di riserva: comunicazioni), l’approvazione dei criteri generali del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi ai fini dell’adeguamento ai principi contenuti nel disegno di legge del 27 ottobre 2009 (numero 150) e infine l’interpellanza del capogruppo consiliare di “Nuovo Sogno Agnonese”, Michele Carosella sulla valorizzazione del centro storico e l’allestimento itinerario dei musei. Tuttavia l’attenzione verrà catalizzata sull’applicazione dell’Ici (che prende spunto da una sentenza della Corte di Cassazione, ndr) tramite una delibera di Giunta. Circostanza che ha scatenato la reazione di amministratori comunali e della Coldiretti provinciale. A riguardo da registrare lo strano caso dell’assessore all’Agricoltura, Tonino Scampamorte, il quale assente nel giorno dell’approvazione del documento, in seguito ne ha chiesto l’immediata revoca. “Considerata l’assenza dell’assessore di competenza – il commento del consigliere di minoranza Maurizio Cacciavillani – la decisione presa dal sindaco De Vita è di una gravità unica che evidenzia, se ne fosse ancora bisogno, le diverse spaccature createsi all’interno di una maggioranza, quella di centrodestra, oramai incapace di governare il paese”. Non solo Cacciavillani. Infatti il nuovo balzello che gli allevatori saranno costretti a pagare ha sollevato le critiche dell’altro gruppo di minoranza ‘Rinnovare’. In una interrogazione a firma dei due consiglieri Lorenzo Marcovecchio e Danilo Di Nucci, infatti, è stato chiesto al primo cittadino di conoscere i “motivi che hanno spinto l’Amministrazione a far richiesta del pagamento dell’Ici per i fabbricati rurali, circostanza mai avvenuta negli anni precedenti”. Ed ancora ad intervenire sulla questione anche il presidente della Coldiretti provinciale, Giovanni Monaco. “In un momento di crisi congiunturale come quello attuale – ha detto Monaco – se il nuovo provvedimento della Giunta De Vita dovesse essere applicato, inutile rimarcare che si penalizzerebbero oltremisura le aziende agricole che rappresentano il motore trainante dell’economia locale. Per questa ragione – conclude - il nuovo balzello è davvero improponibile”. Sulla stessa lunghezza d’onda pure il direttore della Coldiretti regionale, Angelo Milo. Nel frattempo le cartelle esattoriali sono già arrivate a destinazione. Il tutto per un introito nelle casse comunali stimato intorno ai 13mila euro. Non c’è altro da aggiungere...
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