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OSPEDALE ALLO SBANDO, IL CITTADINO C'E' PREPARA ESPOSTO IN PROCURA

Tra pensionamenti, personale che se ne va e tagli ai servizi la struttura vive un momento drammatico

REDAZIONE
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AGNONE - “Nell’ospedale di Agnone l’emergenza-urgenza è sempre più in pericolo”. Lo denuncia Nunzia Zarlenga del comitato ‘Il Cittadino c’è’. A parlare i fatti, o meglio trasferimenti e pensionamenti del personale che ad oggi non è stato ancora rimpiazzato. “Dal primo gennaio l’ortopedico del presidio Daniele Cerimele – sottolinea Zarlenga - ha ricevuto l’ordine di fare per alcuni giorni la settimana, l’ambulatorio ad Isernia e la conseguente reperibilità, lasciando scoperto l’ospedale Caracciolo in merito al pronto soccorso h24 e di conseguenza mettendo a rischio la sua funzione. A ciò si aggiunga che gli anestesisti effettueranno la reperibilità e quindi garantiranno il pronto soccorso, solo fino al 15 gennaio: ne consegue che il pronto soccorso dovrebbe essere chiuso per 12h al giorno. Sempre dal 1 gennaio nel laboratorio Analisi la dottoressa Bambina Mastronardi è andata in pensione lasciando solo il dottor Meo, che avrebbe garantito le reperibilità fino al 20 gennaio e sembra che da marzo anche la biologa a contratto andrà via”. Ma non è tutto perché Zarlenga continua ad elencare le numerose criticità che i vertici Asrem avevano giurato di sanare a breve. “Rimane precaria la situazione della Radiologia – riprende la Zarlenga - che non garantisce l’emergenza urgenza dal 15 del mese. Ultime nuove dal distretto di Agnone: il Sert (servizio per le tossicodipendenze) dopo, il pensionamento (31 dicembre 2010) della dottoressa Rosato è rimasto senza medico responsabile: un medico del distretto non ha voluto assumere l’incarico, contestando la nomina fatta dal responsabile, di conseguenza il servizio rischia di essere chiuso”. E che dire della Residenza sanitaria assistita! “La RSA, di competenza del distretto, e quindi sotto la responsabilità di Luigi Rosato, non è stata attivata: l’amministrazione ospedaliera nella persona di Presutti ha predisposto il piano ex Ostetricia con 20 posti letto, ma non si muove nulla. Perché? – si chiede la Zarlega -. A quanto ci risulta dovrebbero essere ancora effettuati lavori di modifica edilizia, non esiste una linea guida per l’attivazione della RSA né un regolamento, non si capisce qual è la struttura amministrativa che dovrebbe gestire le entrate provenienti da pazienti o amministrazioni locali per la diaria giornaliera; non sono stati individuati né i quattro medici necessari per il servizio nella struttura, né i 12 OSA (operatoti socio-assistenziali) che dovrebbero essere assunti. Inoltre – ammette la leader del gruppo ‘Il Cittadino c’è’ - si stanno verificando carenze di personale infermieristico perché qualcuno sta abbandonando il Caracciolo per trasferirsi fuori regione. Non rimane che concludere: meglio di così si muore…e (purtroppo) succederà!” A seguito di questa panoramica generale, ‘Il Cittadino c’è’ sta prendendo in seria considerazione di denunciare la situazione alla Procura della Repubblica di Isernia, nonché “di segnalarla contemporaneamente ai responsabili incaricati di risolverla – conclude la Zarlenga - con una denuncia preventiva che speriamo rimanga tale e non si concretizzi sulla pelle della povera gente!”
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