Il Commissario alla Sanità prima assegna 60 posti letto al “Centro Pavone Neuromed” dell’amico Patriciello. Ora pare ripensarci. E accanto alle carenze amministrative e gestionali dell’intero settore sanitario regionale, per il Governatore si prefigura anche un problema tutto politico.
Il MoVimento 5 Stelle Molise presenta un’interrogazione formale chiedendo a Frattura una risposta immediata sull’intera vicenda
Il 4 giugno scorso il Commissario alla Sanità Frattura adotta con Decreto n. 21 la “Integrazione ai programmi operativi 2013-2015” per la riorganizzazione sanitaria e il contestuale rispetto del Piano di rientro. E’ lo stesso provvedimento ora sospeso da un’ordinanza del Tar Molise (teatro dell’udienza nel merito fissata il 26 febbraio prossimo) e soprattutto oggetto di continue osservazioni da parte del Tavolo Tecnico romano che un mese fa ha chiesto il commissariamento di Frattura.
Per quanto riguarda le Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali) l’integrazione prevedeva alcuni passaggi fondamentali:
– un totale di 270 posti letto (86% del fabbisogno regionale) di cui ben il 33% privato (quindi in contrasto con il limite del 25% annunciato da Frattura nelle ultime uscite pubbliche);
– 100 dei posti letto per il pubblico con le riconversioni degli ospedali di Agnone, Larino e Venafro;
– l’accreditamento di Rsa private, in strutture già autorizzate, per ulteriori 70 posti.
Il Commissario, inoltre, si impegnava a emanare il “Piano della riabilitazione” entro il 30 giugno 2014 e determinare in maniera chiara le “singole tipologie di strutture in termini di prestazioni da erogare”.
Bisogna però aspettare il 3 novembre per vedere il nuovo “Piano della riabilitazione”. Al suo interno la sorpresa: 60 posti letto assegnati al “Centro Pavone Neuromed” con nuovo accreditamento da effettuare e codice di prestazione da assegnare. In pratica, nel Decreto 37 si prevede il prossimo accreditamento della struttura di Salcito, ma senza specificare che tipo di riabilitazione dovrà essere effettuata, se ad alta specializzazione o meno. Un particolare importante visto che in ballo ci sono bei soldi in termini di pagamento prestazioni.
Così arriviamo agli ultimi giorni. Sulla stampa si legge: “Il governatore svela che, questione di ore, il decreto commissariale 37 che assegnava 60 posti letto per la riabilitazione alla struttura di Salcito riconducibile alla famiglia Patriciello sarà revocato […] per una serie di debolezze che poi saranno illustrate in una nota stampa“, aggiungendo che “il subcommissario Rosato la revoca non la firmerà” (fonte Primo Piano Molise del 30 dicembre 2014).
A questo punto il Presidente dovrà riferire in Consiglio regionale su tutta la vicenda perché se da un lato appaiono molti dubbi sull’aspetto amministrativo-gestionale della Sanità, di fatto congelata da Tavolo tecnico e Tar con conseguenze drammatiche sui servizi offerti ai cittadini, dall’altro c’è un tema tutto politico legato all’ormai sempre più scomoda presenza dell’alleato Aldo Patriciello che sicuramente avrà non poco da ridire su questa scelta.
Per questo il MoVimento 5 Stelle Molise ha presentato formale interrogazione per la quale verrà chiesta immediata risposta al Presidente della Giunta