L’altra notte la Camera dei Deputati ha approvato la riforma della legge elettorale, denominata Italicum, con una maggioranza schiacciante e con le opposizioni che escono , con un fare aventiniano- ma che ne sa Brunetta dell’Aventino-.
Noi ci siamo sempre espressi verso le riforme che erano attese da anni e che per troppi anni la partitocrazia ha promesso e mai realizzato.
Certamente non condividiamo il premio di maggioranza alla lista, una visione oligarchica e presuntuosa del partito “ unto del signore”, mentre sarebbe stata più rispettosa delle diverse anime una posizione di premio alle coalizioni. Anche se poi dobbiamo dire la verità, una lista può essere formata da più partiti e quindi viene aggirato l’ostacolo. Certo è un cambiamento ed una garanzia di solidità, visto che una lista ha un solo leader, un solo programma, un solo simbolo e un solo gruppo parlamentare. Insomma, la rottura è più difficile.
Capolista bloccato e preferenze. E’ un regalo a Forza Italia ed a Silvio Berlusconi , è vergognoso! Dopo che tutti i cittadini hanno chiesto che la politica torni ad essere giudicata dai cittadini, nel prossimo parlamento avremo cento deputati non eletti ma scelti dai partiti,il Senato non eletto , quindi la partitocrazia che impera!!!
Doppio turno – Forse è la vera novità per garantire la maggioranza alla lista, infatti se al primo turno la lista più votata supera il 40%, conquista 340 seggi, ovvero una agevole maggioranza assoluta, se invece nessun partito o lista dovesse raggiungere quota 40, si andrà al secondo turno tra i partiti più votati, chi vince conquista il ugualmente 340 seggi.
Soglie di sbarramento – E’ forse la parte della riforma più desolante, si è buttata al mare la vocazione maggioritaria e quindi si torna a difendere i piccoli partiti aumentando il frazionamento dei partiti. Adesso saranno al 3% per tutti i partiti, mentre nella prima versione era del 12% per le coalizioni, dell'8% per i partiti non coalizzati, del 4% per i partiti coalizzati. Il premio di maggioranza alla lista fa piazza pulita di tutto questo, con una soglia di sbarramento sola, al 3%.
Entrata in vigore – Altra storiaccia partitocratica, i galeotti deputati pur di difendersi le loro poltrone non vogliono tornare al voto, sanno che verranno spazzati via, infatti come clausola per evitare un ritorno troppo anticipato alle urne, l'Italicum entrerà in vigore il primo luglio 2016 e si applicherà solo alla Camera dei deputati, dal momento che, nel frattempo, il Senato dovrebbe essere riformato in senso non elettivo e depotenziato. Sarebbe stato molto più giusto e onesto un ritorno immediato alle elezioni con la nuova legge ed una giusta legittimità .