Nella Commissione congiunta tenutasi questa mattina, come annunciato nei giorni scorsi, il MoVimento 5 Stelle ha spiegato a consiglieri e dirigenti regionali i punti di forza del Reddito Minimo di Cittadinanza: un argomento di stretta attualità.
Ormai non c’è giorno che giornali, web e televisioni non si occupino delle ‘mille’ vertenze che affliggono il Molise.
Ma qualcosa si può fare per arginare la crisi. Troppo spesso, infatti, viene posto in secondo piano uno strumento complementare che potrebbe dare risposte a tutti, anche alle piccole partite Iva, ai commercianti, ai tanti lavoratori in proprio, che non hanno adeguate tutele in termini di sostegno al reddito, senza contare tutti gli altri soggetti che vivono in condizioni di povertà estrema.
In quest’ottica il MoVimento 5 Stelle ha ribadito con forza la necessità del Reddito minimo e del suo finanziamento, cercando di individuare anche una connessione con il Fondo Sociale Europeo che fa esplicito riferimento alla “lotta alla povertà”.
Un percorso che va portato avanti con convinzione perché realizzabile. Del resto anche la maggioranza di centrosinistra ha annunciato la sua condivisione e non sarebbe potuto essere diversamente dato che proprio il finanziamento del Reddito minimo di cittadinanza era parte integrante del programma elettorale di Frattura. Tuttavia, resta sempre il nodo anche politico dell’adeguata copertura finanziaria dell’iniziativa.
In questo ambito, andando oltre le accuse di populismo che ci sono state mosse nelle scorse settimane, quello che è venuto fuori dall’incontro è la necessità di perseguire una precisa scelta politica: quella di destinare o meno risorse al finanziamento di uno strumento fondamentale per migliaia di persone.
E, allora, cerchiamo di capire di numeri. Da un recente rapporto dello Svimez, risulta che circa 4000 famiglie molisane vivono con un reddito annuo inferiore ai 6000 euro. Se si volesse garantire il Reddito minimo per tutte quelle famiglie, sarebbero necessari 16 milioni di euro annui, per intenderci il valore delle perdite che ha prodotto la Gam nel solo ultimo anno in cui è stata operativa.
Se, invece, tramite il regolamento esistente si volesse stilare una graduatoria dei casi più critici per ogni Ambito Territoriale, basterebbe un investimento annuo di 500.000 euro, ad esempio, per sostenere oltre 200 famiglie molisane, per intenderci più o meno quelle che ruotano intorno allo Zuccherificio del Molise.
In definitiva, una cosa è certa: è possibile iniziare un percorso che porti al Reddito minimo, ma tutto resta nelle mani della politica che dovrà fare le scelte più appropriate: l’input, il MoVimento 5 Stelle, lo ha già dato!