Grazie al Movimento 5 Stelle, il Molise sta cambiando: la rivoluzione è inarrestabile. Siamo l’unica opposizione in Consiglio regionale, quindi oggetto di attacchi che ci fanno capire che siamo sulla strada giusta. Perché siamo sulla strada giusta? Perché il “sistema” ha trovato un nuovo nemico! E’ lo stesso “sistema” che fino all’altro ieri descriveva il Molise come un Eden, mentre la nostra terra sprofondava nell’incuria, nella povertà, nella disoccupazione. Politiche avallate da un giornalismo che negli anni ha raccontato un Molise che non c’era e che si è avvantaggiato di cospicue risorse pubbliche. Il tutto, confermato anche dalla recente legge sull’editoria alla quale siamo stati e siamo fermamente contrari proprio perché non in grado di garantire un reale pluralismo dell’informazione.
Ora pare che la macchina della sinistracentrodestra si stia riassestando su nuove e improbabili coalizioni. E pare che il nuovo carrozzone circense e carnascialesco peschi i suoi fenomeni da ogni dove: giornalisti dal fare sornione, funambolici moralizzatori della rete, politici trombati e nomi sempre in voga, indagati o prescritti che siano. Ma la storia è sempre la stessa. C’è un ponte che collega lobby, poteri politici, canali dell’informazione. E, di volta in volta, il bersaglio mobile cambia a favore delle nuove interazioni e degli interessi nascenti.
Ops, stavolta i bersagli siamo noi. Ma noi siamo il M5S. Non pare, ma è certo che questo sistema non ci appartiene. Non pare, ma è certo che il motivo per cui siamo in consiglio regionale è combatterlo. Non pare, ma è sicuro che, fin quando i mega sistemi fatti di affari e personali interessi ci saranno nella Cosa pubblica, noi saremo lì, dentro e fuori le istituzioni, per contrastarli.
In soli due anni di legislatura, da semplici cittadini prestati alla politica, abbiamo portato avanti azioni contro un sistema colluso con logiche politiche che vogliamo scardinare. Continueremo a portare avanti la nostra rivoluzione basata su un nuovo paradigma culturale. Non ci siederemo mai ai tavoli della vecchia, della “nuova” e della futura classe politica fatta di intrecci e interessi personali a danno dei cittadini. Stiamo svegliando le coscienze, stiamo facendo informazione e stiamo dando ai cittadini la possibilità di farsi una opinione vera, reale, onesta, pura. Ci siamo e ci saremo sempre di più, nelle piazze come nelle istituzioni.
Non sono soltanto parole. Ci sono i fatti. Per ricordare solo alcune azioni, citiamo l’annullamento delle autorizzazioni alle centrali a biomasse dell’area del Matese, arrivato solo grazie a una mozione che aveva come primi firmatari i rappresentanti regionali del M5S; o che è stato lo stesso Movimento a portare in Aula la nota vicenda Biocom. Ma ancora, per quanto riguarda la metropolitana leggera, si dimentica che sempre il Movimento 5 Stelle ha sollevato la questione del conflitto di interesse sulla base di riscontri seri e non confusionari come registrato da altre parti, presentando a suo tempo apposita interrogazione.
Ma ancora va ricordato che sei mesi fa abbiamo presentato un’altra nostra interrogazione sulla struttura di Salcito, di proprietà della famiglia Patriciello. Una vicenda nel cui ambito erano presenti tutti i rimandi del caso all’allora recentissima nomina dell’ingegner Tamburro a Project Manager e che subito denunciammo a valle delle contestazioni del Tavolo Tecnico, senza avere un adeguato riscontro mediatico. Del resto, da quando in Consiglio sono state introdotte le sedute monotematiche sulle interrogazioni, riuscire ad avere di fronte Presidente e Giunta al gran completo è stato impossibile, come impossibile è stato ascoltare le loro risposte su questi e tanti altri temi.
Ancora. Sempre sulla sanità siamo riusciti a fare sintesi tra tutti i comitati cittadini regionali, mettendo al centro della nostra azione la difesa della sanità pubblica, non risparmiando nel tempo attacchi a Presidenti, Commissari, alleati, avvocati o gregari vari.
Ricordiamo anche la denuncia sulla gestione di Campitello Matese e degli appalti per il dissesto idrogeologico. Senza dimenticare infine i “costi della politica”, battaglia che solo noi possiamo portare avanti a testa alta, perché, anche senza una legge, abbiamo rinunciato a gran parte dei nostri stipendi, al contrario di chi proclama e poi non fa.
Detto questo, una cosa deve essere chiara: la linea del Movimento può essere dettata solo dal nostro programma elettorale e dalle istanze che ci vengono dai cittadini e dal territorio. Nessun’altro tipo di influenza potrà distrarci dai nostri obiettivi. Questo perché il ruolo della politica deve essere quello di mettere in condizione tutti di poter vivere dignitosamente, ad esempio tramite strumenti come il reddito di cittadinanza, e avere risposte reali su problemi reali e non su immaginose ricostruzioni che alimentano solo la pancia di chi, da sempre, vive la politica come un circo.
PS: il ricorso elettorale contro il M5S Molise fu respinto nel merito e non per altre motivazioni.