La canapa può essere un’alternativa alla politica energetica da fonti fossili e al sistema produttivo attuale. Il Movimento 5 Stelle Molise è al lavoro per dotare anche la nostra Regione degli strumenti necessari al suo utilizzo. Comincia oggi un percorso informativo per far comprendere a tutti le proprietà di una pianta che può coniugare economia e ambiente. Uno stop ai pregiudizi
Lo insegna la storia: la canapa può aiutare l’uomo in tante attività : alimentazione, energia, bioedilizia, abbigliamento, medicina, bioplastica. Una storia, quella della canapa, che affonda le sue radici in un passato millenario.
Si tratta una pianta antica: alcune fonti ne fanno risalire i primi esempi di coltivazione addirittura a diecimila anni fa, tra Asia e Medio Oriente. La sua produzione commerciale invece si sviluppa nel XVIII secolo. A quell’epoca, fatta di espansioni coloniali, era alta la richiesta di canapa per tessuti, quindi vele per le navi, come pure corde e stoppa. Ma la canapa serviva anche a produrre carta e tanto altro: un percorso che arriva fino ai giorni nostri dato che le sue fibre, ad esempio, sono ora utilizzate dagli idraulici come guarnizione.
Anche l’Italia ha sempre sfruttato le sue qualità . La coltivazione di canapa, infatti, era diffusa nelle zone mediterranee. La pianta cresceva su terreni difficili da coltivare, era la più polivalente e costava poco. Come detto serviva per fibre tessili, vestiti, carta, ma anche nei campi dell’illuminazione e dell’energia, per farinacei e mangime per animali.
In America la coltivazione raggiunse livelli vertiginosi, poi a inizio ‘900 la pianta subisce una pesante campagna denigratoria. La sua resistenza, la sua capacità d’adattamento, la velocità di crescita e la sua abbondanza sono una minaccia per le industrie concorrenti. È solo in questo momento che la canapa viene associata alla droga. In pochi decenni la coltivazione diviene illegale, a parte un breve radioso periodo negli anni della Seconda Guerra mondiale. Così i suoi tanti prodotti sono stati soppiantati delle industrie petrolchimiche di scala mondiale, favorendo lo sviluppo di petrolio e plastica con annessi interessi politici ed economici.
Ma in un periodo come questo è ora di dire basta ai pregiudizi. È il tempo di promuovere una politica basata sui principi dello sviluppo sostenibile e rinnovabile, in un’ottica di economia circolare. Non lo diciamo solo noi, ma anche le Nazioni Unite e la Strategia Europa 2020. Per questo continuiamo a lavorare a una proposta di legge regionale per una canapa utile a rispondere alla crisi economica, con lo sguardo rivolto alla tutela ambientale e alla crescita di tante aree rurali che mai usufruiranno diroyalties e politiche per l’industria pesante, ma che potrebbero giovare di una svolta ‘green’ che valorizzi (nel senso di dare valore economico) le loro peculiarità . Effetti sia diretti che indiretti: l’incentivo di pratiche agricole sostenibili, ad esempio, comporterebbe maggior cura del territorio eprevenzione del dissesto.
Segnali in tal senso ne abbiamo già dati con l’istituzione della Banca della Terra, e non intendiamo fermarci. Certo, anche in questo caso non è la soluzione a tutto, ma il rilancio della coltivazione della canapa, la sua trasformazione e commercializzazione (quindi in un’ottica di filiera corta e chiusa) rappresenta un piccolo passo alternativo e innovativo alla politica dei governi attuali che seguono schemi ormai vecchi e poco efficienti sotto tutti i punti di vista, in primis economico, ambientale e sociale. Ad ogni modo, presto sarete informati di tutte le nostre iniziative in tema.