Il settore edile è uno dei comparti dell’economia tra i più complessi e articolati, dove l’aspetto organizzativo e il fattore umano giocano un ruolo decisivo. Oggi le difficoltà sono sempre più evidenti, e certe scelte non consentono alle Imprese di svolgere una normale attività . Occorrono più certezze e i giusti supporti sia amministrativi che finanziari oltre all’aiuto proficuo da parte della Regione.
La riprova di quanto da tempo lamentato dalle Imprese italiane è tutto condensato nella richiesta dello stato di crisi di settore inoltrata al Governo Renzi dalle rappresentanze di categoria. Una richiesta resasi necessaria perché la politica sembra non recepire il loro grido d’aiuto affinché ci si attivi in provvedimenti urgenti e capaci di dar loro gli strumenti per poter operare sul mercato.
Le imprese hanno pagato a caro prezzo le conseguenze di una crisi largamente diffusa a livello nazionale, e fanno rilevare come nel settore delle costruzioni ci sia stato, nel 2015, un saldo molto negativo. Una condizione di criticità sottovalutata per un comparto che rischia di morire: troppe le promesse disattese per un settore rilevante nel tessuto economico e produttivo del Molise. Molti degli impegni non mantenuti, da parte della Regione, fanno aumentare i rischi per tantissime imprese locali, a cominciare dal ritardo nei pagamenti che proprio la Regione Molise deve ancora effettuare nei confronti delle imprese. Una crisi di liquidità che per queste attività assume dimensioni sempre più preoccupanti e che sta mettendo fortemente a repentaglio la sopravvivenza di numerose aziende, oltre al conseguente blocco dei cantieri della ricostruzione post-sisma e all'incertezza che si registra nel settore dei lavori pubblici.
Le conseguenze sono ben immaginabili: la difficoltà ad approvvigionarsi delle forniture e far fronte ai costi di esercizio e, soprattutto, al pagamento delle spettanze dei lavoratori, ragione che contribuisce ad acuire la già complicata situazione socio economica di questa regione. Un quadro poco edificante e quindi la Regione deve rendersi attore di un programma di interventi mirati, utili quantomeno a tamponare la difficile situazione del momento e infine mantenendo fede alle promesse fatte finora circa la soluzione dell’annosa questione.
Se il comparto edile è uno dei settori prioritari per l’economia della Regione, va sufficientemente supportato attraverso scelte adeguate, come quelle annunciate più volte di voler mettere in campo, ma per farlo, occorre attuare il piano d’interventi per le opere già finanziate e non ancora aggiudicate, evitando, oltre al danno di vedere le imprese edili soffrire per il particolare momento di crisi, la beffa di perdere una parte importante di questi finanziamenti. In tutto ciò, non va dimenticata la delicata questione della ricostruzione post sisma che avanza a singhiozzo, nonostante si voglia far apparire migliore, ciò che di fatto non è! E’ dunque importante soddisfare e richieste provenienti dal comparto edile molisano che ha bisogno di un maggiore impegno da parte del Governo Regionale e, visto il punto in cui versa il settore, diventano una priorità e anche un preciso devere che la politica locale deve porre in essere senza il minimo indugio.