Ancona - Squadra che vince non si cambia. Teorema che molti allenatori hanno provato ad applicare al calcio con l’intenzione di non rompere equilibri tattici che possono fare la fortuna di una società, dello stesso tecnico e dei giocatori che vengono mandati in campo.
Domenica, per il match interno contro l’Agnonese, anche Max Favo pare intenzionato a riproporre lo stesso undici che ha vinto largamente a Recanati per 6-1. “Io devo fare anche delle valutazioni statistiche – attacca il mister biancorosso -. Le goleade fatte finora sono arrivate tutte praticamente con questa formazione che ha una maggiore propensione al gioco offensivo. È anche vero però che in determinate circostanze abbiamo conquistato il risultato grazie all’apporto dei vari Malavenda, Bertozzini, Nardone, Elia e Mattia Santoni. Ecco io non li dimentico e anzi sono la risorsa dell’Ancona che può contare su un gruppo forte che mi propone alternative valide in caso di assenze”.
Nella partitella in famiglia di ieri pomeriggio a Le Cozze l’unica novità potrebbe essere la sostituzione di Costa Ferreira, con una caviglia malconcia, con Nardone. Assenti Mattia Santoni influenzato e Tafani in permesso. Ma tutti domenica saranno a disposizione di Favo. “I ragazzi sono molto carichi – aggiunge il tecnico -. A volte il troppo entusiasmo ti porta a strafare in partitella, com’è successo. Ma in fondo è un buon segno, perché evidentemente ci sono le giuste motivazioni a far bene in vista del prossimo impegno”. Che puntualmente non viene sottovalutato: “l’Olympia Agnonese – sostiene Favo – è una squadra reduce da tre sconfitte di fila, ma ha vinto due volte fuori casa. Paradossalmente oggi sarebbe stato meglio affrontarla in casa loro. E invece verranno con un 4-5-1 che si basa su veloci ripartenze. Poggiano il gioco offensivo su Keità che è bravo ad allargare per gli esterni. In mezzo hanno D’Ambrosio, metodista del ’76, che ha un ottimo calcio e batte molto bene le punizioni”.
Ma non può essere la formazione molisana a impaurire l’Ancona. C’è infatti qualcos’altro a tenere in apprensione l’ambiente dorico. “Noi abbiamo una mannaia sopra la testa – spiega Favo -: in questo tipo di campionato non possiamo permetterci di sbagliare neanche una partita. Né di perdere nemmeno un punto. Davanti il Teramo non molla e non dà l’impressione di poter incappare in una domenica sbagliata. Quindi il nostro dovere è vincere sempre. E pur facendolo, oggi non basta. Siamo sempre secondi a meno uno. Poi è chiaro che se il Teramo dovesse mantenere questo score, allora ci dovremo solo togliere il cappello e far loro i complimenti”.
Ma proprio il senso di forza che la formazione di Cappellacci sta imprimendo al resto del girone F, è diventato una molla per l’Ancona: “Non ci logorerà nel lungo termine – precisa l’allenatore napoletano -, ma è uno stimolo ulteriore quando scendiamo in campo”. Così come, secondo il mister, non sta logorando Genchi la richiesta di sei giornate di squalifica avanzata dalla Procura Federale per il ‘caso Fermana’: “se proprio devono squalificare qualcuno dei deferiti – conclude scherzando -, che non ci squalifichino Giuseppe”.
TIFO VIOLENTO - Sette ultras dell'Ancona sono stati denunciati per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e travisamento, per gli scontri con la polizia che il 21 agosto scorso segnarono il pre-partita di Ancona-Sambenedettese. Incidenti durante i quali un agente rimase ferito. Nelle abitazioni dei sette sono stati sequestrati una vanga, una catena, e caschi, bandane e capi di abbigliamento indossati negli scontri, come dimostrano le riprese video della Polizia scientifica.
* PEZZO TRATTO DA IL RESTO DEL CARLINO