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TORNEO DELLE REGIONI, IL CT DEL MOLISE MARINELLI: “IN SARDEGNA CON L’OBIETTIVO QUALIFICAZIONE”

Al via la 52^ edizione. La Calabria prima avversaria dei molisani. "Non siamo inferiori a nessuno e lo dimostreremo sul campo”

redazione
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La 52^ edizione del Torneo delle Regioni di calcio giovanile, al nastro di partenza in Sardegna, per il Molise non rappresenterà un’avventura.  L’auspicio porta la firma del Commissario tecnico delle cinque rappresentative, Mauro Marinelli, che alla vigilia della prima uscita ufficiale, espone i propositi della spedizione molisana nell’isola.

Mauro Marinelli ci siamo. Con quale spirito atterrate in Sardegna?

Nelle ultime edizioni abbiamo dimostrato di tenere testa a formazioni nettamente più blasonate della nostra. Ciò  dimostra che il calcio molisano è in netta crescita. L’augurio è quello di continuare su questa scia magari centrando un risultato storico come quello di una qualificazione al turno successivo.

Insomma, i tempi sono maturi affinché il Molise possa approdare ad una semifinale mai raggiunta in venti anni di autonomia calcistica?

Proprio così. Il nostro obiettivo non è quello di fare una semplice comparsa, ma guadagnare sul campo il passaggio al turno successivo almeno con una delle cinque formazioni che saranno presenti in Sardegna.

Ad oggi quale a suo avviso il team che possiede le maggiori chance?

Senza nulla togliere alle altre squadre, ma credo, che gli allievi di Raffaele Di Risio posseggano uomini e qualità tecniche per approdare alle semifinali.

Calabria, Liguria, Lazio e Piemonte, come giudica il raggruppamento dove è stato inserito il Molise.

E’ un girone di ferro dove sulla carta Piemonte e Lazio partono favoriti in tutte le  sezioni (juoniores, allievi, giovanissimi, femminile e calcio a cinque, ndr) ma il calcio insegna che solo ed esclusivamente il rettangolo saprà dire chi alla fine avrà ragione. Noi siamo pronti a giocarcela  nel massimo rispetto per gli avversari ma senza timore reverenziale per chiunque.

Ha parlato degli allievi di Di Risio ma va detto che la “sua” juniores non perde una gara ufficiale da tre anni (10 aprile 2010, torneo delle regione in Piemonte).

Il passato non conta, oggi è necessario dimostrare di aver fatto tesoro delle ingenuità commesse nelle scorse edizioni che il più delle volte ci sono costate care in termini di qualificazione.

Quali a suo avviso restano i punti deboli del piccolo Molise. 

Sono uno di quelli che guarda ai numeri. Sicuramente il nostro bacino dove poter attingere non è paragonabile a realtà come ad esempio il Piemonte o il Lazio, tuttavia per sfornare talenti come i vari D’Ottavio, Scorrano, Di Risio, D’Alessandro, Antenucci ecc., occorre che i nostri ragazzi comprendano a fondo cosa vuol dire il termine il sacrificio. Oggi purtroppo li vedo troppo distratti su altre situazioni che alla fine influiscono negativamente sul rendimento calcistico.

Quali gli ingredienti per migliorare il settore giovanile delle squadre dilettantistiche visto che si continua ad attingere fuori regione.

E’ questo un fenomeno in netto calo. Basta dire che dei venti componenti della squadra juniores quattordici sono con carta d’identità molisana.  Questo a dimostrazione che quando si crede veramente nei nostri ragazzi i risultati si ottengono. Spero si possa continuare su questa strada ma occorre investire sempre più e in maniera qualitativa nei settori giovanili a partire dalle categorie più basse.

Un augurio e un messaggio che si sente di lanciare ai suoi ragazzi alla vigilia del via ufficiale.

In Sardegna rappresentiamo un’intera regione e dunque siamo chiamati ad onorare al meglio la maglia che indossiamo, l’auspicio, sarò ripetitivo, ma è quello di poter accedere almeno ad una semifinale.

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