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Roccasicura Over 65 aderiscono in massa a petizione digitale per ripristino suono a orologio della torre

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RIVOLUZIONE SOCIAL in un paesino dell’Alto Molise: anche gli over 65 firmano la petizione digitale lanciate per salvare l’Orologio della Torre che non suona più! Oltre 300 le firme raccolte in tre giorni a Roccasicura per chiedere al sindaco di ripristinare il meccanismo che ne consenta il funzionamento che per decenni ha scandito le giornate del piccolo comune molisano.

ROCCASICURA. I cittadini di Roccasicura vogliono che l’Orologio della torre torni a suonare. E per questo hanno avviato una petizione tutta digitale che, nel giro di tre giorni, ha incassato oltre 300 adesioni. La raccolta di firme è stata avviata on line grazie all’iniziativa di un residente del paese della provincia di Isernia, attraverso il canale di ‘Change.org’ scatenando così il pubblico dei social e, soprattutto over 65 ed anziani che hanno persino acquistato degli smartphone nuovi e tablet per essere “connessi” e supportare l’iniziativa. “Facciamo ripartire l’orologio che non suona più”: è questo l’appello lanciato attraverso i social a seguito del comunicato del sindaco che cita la ‘questione’ dei rintocchi dell’orologio e dell’inquinamento acustico da essi procurato. “Da tempo ormai – recita la petizione – questo orologio ha smesso di scandire le giornate dei cittadini di Roccasicura. Il Comune di Roccasicura ha finalmente provveduto alla riparazione ed al ripristino sonoro dello stesso, limitandone però la funzionalità. L’Orologio rimane ‘muto’ nelle ore notturne per ‘tutelare la salute dei cittadini’ e, non per altre motivazioni, seppur a scapito della salvaguardia delle tradizioni storiche del nostro paese. Tanto premesso, le cittadine ed i cittadini sottoscrittori della petizione, chiedono al sindaco del Comune di Roccasicura di avvalersi di un consulente e perito in acustica (abilitato e certificato) per appurare le reali misurazioni fonometriche dei suoni emessi dall’Orologio e l’elaborazione dei risultati delle stesse, al fine di valutare se l’idoneità dei suoni emessi rispetti i requisiti acustici fissati dalla legislazione. Tutto ciò, ovviamente, per tutelare la salute dei cittadini e la salvaguardia delle tradizioni”. Ed intanto le vecchiette ‘chattano’ !!!

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