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Nasce l'associazione degli operatori turistici dell'Alto Molise

Eletto presidente l'agnonese Decio Galasso

redazione
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AGNONE. Incrementare e stimolare la domanda turistica, aumentare la visibilità dell’Alto Molise come area territoriale ben definita, dialogare con le amministrazioni pubbliche per favorire gli investimenti nelle infrastrutture e nella promozione: sono gli obiettivi dell’Associazione degli operatori turistici dell’area interna, nata nei giorni scorsi, fondata dalle aziende impegnate a vario titolo nel comparto. Il nucleo fondante e’ rappresentato da una ventina di imprese che operano nella ricettività agrituristica e delle dimore storiche, ma nelle prossime settimane le adesioni saranno allargate anche agli esercizi artigianali e commerciali di pregio, alla ristorazione, alle strutture alberghiere.  Nel direttivo sono stati eletti Decio Galasso di Agnone (Presidente), Nadia Falasca di Carovilli (Vice presidente), Maria Marcovecchio di Pescopennataro (Tesoriere), Andrea Apollonio di Vastogirardi (Segretario), Cesare Giuliano di Capracotta (componente).
“E un bel segnale dal basso – commenta il neo presidente Decio Galasso –  che dimostra la vitalità e la voglia di non arrendersi di una comunità. Per la prima volta, l’Alto Molise ragione in una ottica di comprensorio, dal punto di vista turistico ed operativo”.
E i numeri messi in campo sono importanti, in rapporto al contesto regionale. Nei dodici comuni alto molisani sono concentrati oltre 600 posti letto, un dato che compete con quello dei comuni costieri. Negli ultimi dieci anni i flussi in arrivo sono aumentati vertiginosamente: solo ad Agnone si e’ passati dai tremila pernottamenti del 2000 ai quindicimila del 2011, grazie all’aumento della domanda autoprodotta dalle strutture stesse. L’Alto Molise, dunque, come polo turistico principale della regione per quantità e qualità del turismo. In un raggio di dieci chilometri, infatti,  sono concentrati i maggiori “tesori” storici, archeologici e ambientali: dalla riserva Mab di Vastogirardi con specie del pleistocene, alle piste di Capracotta, al teatro sannitico di Piterabbondante, alla fonderia Marinelli, agli affreschi della scuola del Beato Angelico, alle chiese ed alle testimonianze medioevali di Agnone. Per non parlare della cucina tipica e del polo dei latticini.            

 

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