Ho appreso in ritardo della scomparsa di don Giovanni Fangio e desidero ricordarlo.
Un sacerdote all'antica ed uno studioso che amava i suoi libri e che di essi con passione scriveva con competenza.
Nel nostro ultimo incontro, ben consapevole dei suoi anni, si augurava di riuscire a portare a termine un lavoro di esegesi che portava avanti da anni e non certo per averne gloria,Spero sia riuscito essendo! certo che scrivesse e studiasse solo per personale gioia interiore come si conviene a chi scrive.
In quell'ultimo incontro abbiamo parlato dei preziosi volumi della sua biblioteca e ho constato il puro amore che vi dedicava accollandosi il faticoso impegno di tenerli in ordine in un ambiente ordinato
E' stato per me importante e costruttivo condividere un qualcosa con un uomo colto quale era.
L'ultima immagine che ho dl lui risale alla benedizione pasquale. Camminava faticosamente sotto la pioggia nella sua "divisa"di prete che pareva avere i suoi stessi anni. Non un chierico con lui ,Oggi più di allora mi vergogno di non averlo accompagnato portando il suoi "sacri attrezzi"
Paride Bonavolta