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Trivento, Pasquale Mastrobuono è volato in cielo. Il commosso ricordo di Tullio Farina

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Per Pasquale Mastrobuono

Il giorno 9 aprile alle ore 15,00 è morto Pasqualino Mastrobuono , l’amico che tutti avrebbero voluto avere. Questa frase scritta sul manifesto che annunziava la sua  morte  mai fu cosi appropriata e rispondente alla realtà dei fatti. Infatti Pasquale era  non solo una persona perbene ma anche un signore nei modi di agire  e  soprattutto nell’animo sempre buono,  gentile , disponibile ed altruista. Durante la sua esistenza ha sempre aiutato tutti, dai suoi familiari a tantissimi amici che lo circondavano. Durante la sia gioventù ha lavorato a Roma come agente assicurativo della First e la sua abitazione non era mai chiusa a nessuno, era come la casa del buon pellegrino sempre pronta ad ospitare tutti coloro che si recavano a visitarlo.

Quando a Natale ritornava a Trivento immancabilmente portava le agende annuali che regalava agli amici. Generoso ed affabile con tutti si faceva promotore di incontri conviviali, preparando personalmente i cibi tra i quali, in primis, il gustoso piatto del bucatino alla amatriciana che preparava con cura, quasi fosse un rito religioso. Il più delle volte lo serviva personalmente a tavola e se si accorgeva che era di particolare gradimento a qualcuno, era pronto a proporre il bis. Insomma alcune volte neanche mangiava per prestare attenzione e  per accudire gli ospiti  .

Quel suo locale di via Cappuccini in occasione di ogni evento sportivo che riguardava la sua squadra del cuore, la Roma o le partite dell’Italia era sempre pieno di amici. Stare insieme a lui era piacevole in quanto era bello sentire la sua parlata in romanesco, le sue battute di spirito e constatare i suoi gesti di altruismo perché doveva sempre darti o farti assaggiare qualche specialità, come le famose pesche al vino rosso, la cui ricetta era ormai diventata famosa; non c’era sagra paesana che non si chiudeva con la somministrazione delle pesche al vino rosso preparate la sera prima da lui stesso. L’ultima volta siamo stati insieme ad un ristorante di Montefalcone a mangiare “le sagne appezzate” insieme ad altri amici, tra i quali il nipote Stefano e Luigi D’Ovidio.

E’ stata una serata indimenticabile tant’è che ci eravamo ripromessi che ci saremmo tornati, purtroppo non è stato cosi. Il destino è stato crudele con lui. In questi ultimi anni aveva trovato la compagna della sua vita , Caterina, che ha condiviso con lui i tanti momenti belli della sua esistenza , perché  stare con Pasquale tutto diventava bello, avendo egli  una visione ottimistica della vita Negli ultimi giorni della sua vita ha avuto la soddisfazione di vedersi circondato dall’affetto della sorella Teresina, dei suoi nipoti , della sua compagna,  dei parenti tutti e di quanti gli hanno voluto bene a dimostrazione che il bene che ha sempre seminato ha germogliato i suoi frutti. Per sempre tutti quelli che gli hanno voluto bene sentiranno la sua mancanza perché lascia un vuoto incolmabile, ma tutti si consoleranno nel ricordarlo ritenendosi fortunati per averlo conosciuto e frequentato, trascorrendo con lui molti percorsi della loro vita. Addio caro Pasquale, certamente il Signore ti triplicherà tutto quel bene che hai saputo donare  incondizionatamente  agli altri.

 

                                                                           Tullio Farina

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