Con il Neo Pastore di Isernia-Venafro Mons. Camillo Cibotti, ho un debito di riconoscenza infinito. È una piccola/grande storia vera che, da sempre mi porta e riporta, al primo Corso di teologia per laici che fu istituito dalla Diocesi di Chieti-Vasto a Vasto, nell’anno scolastico 1982/83.
All’epoca egli era parroco di Liscia e venne per far scoprire, a me lavoratrice-mamma-studentessa e altri, le infinite meraviglie celate nella Sacra Scrittura. Si studiava anche: Dogmatica, Liturgia, Ecclesiologia, Sociologia, Liturgia, ma, subito compresi che, tutto, ma proprio Tutto, nasceva da quella sorgente inesauribile di conoscenza di Dio nella che è la lettura con 'chiave di lettura' della Bibbia. Don Camillo però, sapeva che non poteva comunicare a dei laici più o meno sprovveduti un argomento troppo distante dalla loro formazione e cultura: un Libro tanto bello quanto..di enigmatica interpretazione.
Un giorno, arrivò attrezzato di proiettore e diapositive che, nel suo intento, dovevano aiutarci a entrare con 'simpatia' nell’argomento. Non erano immagini del tipo 'Nippo cartoon' che, a breve, avrebbero invaso i teleschermi e la psiche dei bambini, ma dei fumetti tanto ingenui quanto piacevoli. Padre Abramo e Mosè erano simili a «Caio Gregorio guardiano d’er pretorio» di un indimenticato Carosello della mia prima giovinezza, ma rendevano bene l’idea del loro viaggio nella fede. I personaggi più importanti c’erano tutti, ma l’obiettivo delle diapositive, era non solo quello di raccontare del 'come' la Bibbia era giunta fino ai nostri giorni ma, soprattutto, far comprendere che le Storie della Bibbia sono un unicum con la Storia della nostra salvezza.
Non mancavano tra le immagini: il Tempio di Salomone, i Sacri rotoli in ebraico e in greco, le cartine con i viaggi di San Paolo, soprattutto non mancava Gesù. Fu una lezione indimenticabile, una sorgente di luce che, nel corso della vita, mi ha spinta nella direzione della conoscenza sempre più profonda della Sacra Scrittura, della Sua Bellezza che innamora, della strada regale che essa traccia alle donne e agli uomini che cercano il senso della propria esistenza e.. la gioia della sua divulgazione. La lezione di don Camillo fu l’inizio di una Grande storia d’Amore che fondò in me la convinzione che, l’evangelizzazione, si radica nelle anime se trasmessa nella gioia e nella semplicità di un linguaggio accessibile a tutti. Il paradigma più efficace di questo metodo è proprio il Santo Padre.
Si evangelizza innanzitutto con la nostra vita ma, anche, con gesti e linguaggi su misura. Tra gli abissi infiniti del Mistero e le grandi riflessioni dei teologi di tutti i tempi che sostengono il nostro cammino e quello della Chiesa, don Camillo, incendiò 'all’inizio' il mio cuore come i due di Emmaus, con un 'abc' ingenuo e sovversivo che cambiò la mia vita.
Quando la proiezione terminò, scoppiò un fragoroso applauso che sfuggì giocondo dalle mani di tutti. Grazie don Camillo, grazie novello Pastore di una Terra che conosce - come le altre e più delle altre - fatiche non premiate, redditi da pura sopravvivenza - disoccupazione, emigrazione, abbandoni colpevoli, lunghi inverni, strade dissetate, ma anche isole di sviluppo economico, impegno e abnegazione civile e religioso, fede adamantina e grande dignità umana.
Ora, la gente tutta della sua Diocesi, le sue città , le montagne abitate, i paesi e le loro frazioni - talvolta fatte anche di quattro case - lo attendono, unitamente ai tanti luoghi verdi e impervi di incantati silenzi dove è più semplice pregare. Don Camillo Vescovo, con la sua Paternità che sa donare l’'ABC' della fede a partire da piccoli gesti - come quello di spiegare la Bibbia a fumetti - e quello di invitare a non stancarsi di invocare 'Ave o Maria' come ha voluto scrivere sul suo stemma episcopale, egli sarà il Pastore buono che lotterà con le sue pecore per le loro legittime aspirazioni umane e, alimenterà instancabilmente con la sua parola ed azione il desiderio di tutti coloro che cercano Dio anche senza saperlo.
Sono convinta che lo farà con ogni mezzo anche con i fumetti se necessario, per far amare sempre di più ai suoi fedeli Gesù e le Sue infinite presenze negli uomini che soffrono. La Mamma lo precederà sulla strada del Figlio, lo Spirito incendierà d’amore lui, ogni sua parola, ogni sua azione e le anime tutte a lui affidate e il Padre sorriderà !