L'Italia riconquista la fiducia dei mercati e dei partner europei. E' quanto dichiarato dal ministro dell'economia Pier Carlo Padoan nel corso del Salone del Risparmio organizzato da Assogestioni, sebbene abbia precisato che lo step successivo sarà quello di convincere i risparmiatori a destinare i loro fondi verso strumenti più legati all'economia:
"L'Italia ha bisogno di più propensione al rischio nel senso sano del termine, in modo che maggiori risorse confluiscano verso l'economia reale. D'altronde lo scenario macro sta migliorando, ma solo uno sforzo per convogliare delle risorse verso l'economia reale potrà permettere di mettere le basi per un maggiore sviluppo economico".
"Il forte flusso di risorse indirizzate all'industria e al risparmio gestito è indicativo dei cambiamenti economici in atto" ha aggiunto il ministro Padoan, esprimendo la necessità di una "riallocazione delle risorse".
Insomma, gli italiani preferiscono rischiare poco, motivo per cui il Btp piace tanto ai risparmiatori. Il tasso minimo garantito è dello 0,5%, e in soli due giorni l'ottava edizione del titolo indicizzato ha fatto registrare sottoscrizioni per 4.852 miliardi di euro. Dati che hanno indotto il Ministero del Tesoro a chiudere battenti in anticipo, fissando il termine ultimo per le 14 dello scorso 15 aprile. L'obbiettivo dei 100 miliardi di euro pare essere più vicino insomma, se all'ultima ondata si sommano i 94 miliardi incassati precedentemente con le altre sette emissioni.
Tra i motivi di questo successo occorre menzionare anche il contributo fornito dai principali istituti di credito soprattutto nel settore dell'online-banking che fornisco strumenti e guide digitali agli investimenti, come ad esempio quella proposta da HelloBank. In totale, secondo le stime ufficiali rilasciate dalla dirigente generale del Tesoro Maria Cannata, gli italiani detengono il 30 – 35% del totale: "Se prendiamo tutte e sette le linee, una quota media tra il 30 e il 35% è in mano a investitori retail che non hanno mai venduto il titolo dall'emissione".
Ma non solo, in quanto vi sono anche altri risparmiatori che hanno provveduto all'acquisto di un titolo in un secondo momento, il che potrebbe far salire il dato al 45% del totale. A riprova di ciò, aggiunge la Cannata, nelle ultime due emissioni dell'anno passato la quota riservata alla clientela retail oscillava tra il 49% fatto registrare nel mese di aprile e il 61% dell'ottobre successivo. In ultima analisi "è opportuno constatare che i titoli a lunga scadenza – ha chiosato la titolare del Tesoro – non risultano essere attrattivi, specie per quanto concerne i BTP a 50 anni".